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Frontalieri. CGIL CISL e UIL in disaccordo con il governo del Titano

La proposta, scrivono i sindacati, non tiene conto di tre punti: la necessità di stipulare una convenzione tra i due stati che comprenda la tutela dei diritti contrattuali, previdenziali e fiscali dei lavoratori; la necessità di sancire un principio di trasparenza amministrativa tra i due paesi e l’eliminazione di ogni tipo di discriminazione nei confronti dei lavoratori frontalieri.