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Arrestati rapinatori lombardi indagati anche per colpi nel riminese

I tre, un 19enne e due ventenni, si sono giustificati affermando che i soldi servivano loro per fare la bella vita. Uno di loro stava svolgendo il servizio civile. Il terzetto usava sempre la stessa tecnica per i colpi: entravano a volto scoperto in banche senza vigilanza armati di taglierini non rilevabili al metal detector, e prima della fuga prendevano un documento agli impiegati per intimidirli.

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