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Turismo accessibile

1.0 Introduzione

 

Rimini Social, progetto nato nel 2013, vuole divulgare le informazioni legate a questo ambito, così delicato e di grande impatto per le nostre comunità, nel segno dell’etica, del rispetto, del dialogo. Il punto di forza del progetto sta nell’avvalersi di una redazione composta sia da giornalisti, che attingono autonomamente a diverse fonti di informazione, che dalle organizzazioni aderenti al progetto che redigono articoli e approfondimenti sulle loro attività e mantengono vivo il rapporto con il territorio.
Dal racconto e delle esperienze delle associazioni e delle realtà della provincia è nata l’idea di creare questa pagina, un vademecum online in continuo aggiornamento che metta in rete tutte le risorse dedicate al turismo accessibile, in modo che sia uno strumento efficace sia per chi desidera venire in vacanza in rivera, ed è alla ricerca di strutture turistiche attente alle fragilità sociali, sia per chi voglia approfondire la tematica.
Oltre, infatti, alle singole esperienze, abbiamo raccolto qui anche approfondimenti e dichiarazioni dal mondo associazionistico, imprenditoriale e politico.
Si ringraziano tutti i coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo documento, in particolare tutte le associazioni che partecipano a Rimini Social, la redazione di newrimini.it, l’assessorato al turismo e l’Istituto per i beni culturali della regione Emilia-Romagna, il sindaco di Monte Grimano, Museo Civico Archeologico Verucchio, Spiagge Marina c’entro, Rimini Autismo, Crescere insieme, Eudè, Il Palloncino Rosso, It.a.cà Festival.
Hai delle iniziative da segnalare? Contattaci a riminisocial@gmail.com

1.1 Il turismo accessibile

La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle Persone con Disabilità, adottata dall’Assemblea Generale il 13 dicembre 2006, è stata ratificata dal nostro Paese con la Legge n. 18 del 3 marzo 2009.L’Art. 30 sancisce il diritto delle Persone con Disabilità a partecipare alla vita culturale e ricreativa, nonché agli svaghi e allo sport. Fra i beni menzionati sono contemplati i luoghi di attività culturali di ogni genere fra cui teatri, musei e servizi turistici. Inoltre, la Convenzione prevede l’accessibilità dell’ambiente fisico, dei trasporti, della comunicazione e dell’informazione (art. 9), al fine di consentire alle Persone con Disabilità di vivere in maniera indipendente e partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita su base di eguaglianza con gli altri. L’art. 20, poi, esorta gli Stati parte ad adottare misure efficaci volte a garantirne la mobilità personale con la maggiore autonomia possibile “…nei modi e nei tempi da loro scelti e a costi accessibili…”.

Va inoltre sottolineato l’art. 8 che, trattando il tema dell’Accrescimento della consapevolezza, esorta ad “adottare misure immediate, efficaci ed adeguate allo scopo di sensibilizzare la società nel suo insieme, anche a livello familiare, sulla situazione delle Persone con Disabilità e accrescere il rispetto per i diritti e la dignità delle Persone con Disabilità, e a combattere gli stereotipi, i pregiudizi e le pratiche dannose concernenti le Persone con Disabilità, compresi quelli fondati sul sesso e l’età, in tutti gli ambiti”.

Un turismo accessibile dovrebbe dunque rendere fruibili le strutture, i beni, i servizi turistici, culturali e di svago a tutti gli individui, comprese le Persone con Disabilità e a coloro aventi bisogni speciali, affinché possano godere pienamente della possibilità di viaggiare, alloggiare e prendere parte ad eventi di qualsivoglia genere in totale autonomia, comfort e sicurezza.

Alla luce di ciò, con gli stessi presupposti, una struttura o un servizio possono essere considerati accessibili quando rispettano determinati parametri, ovvero quando sono facilmente raggiungibili e interamente fruibili da tutti; quando il personale che vi opera è in grado di rispondere a tutti i vari tipi di esigenze; quando sono inseriti all’interno di una vasta rete di beni e servizi accessibili a loro volta, come mezzi di trasporto o luoghi di interesse nelle vicinanze; quando le informazioni ad essi correlate risultano essere facilmente reperibili, comprensibili ed efficaci.

In Italia e nei Paesi dove opera attraverso la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo, la RIDS -(Rete Italiana Disabilità e Sviluppo), fondata da EducAid assieme ad AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau), FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap) e DPI (Disabled People International Italia) – sostiene e promuove la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle Persone con Disabilità anche sul fronte del turismo, supportando processi che conducano al rafforzamento e alla piena autonomia delle persone con disabilità (empowerment) attraverso la metodologia della “consulenza alla pari”.

La consulenza alla pari (peer counselling) mira a sviluppare e rafforzare l’autonomia della Persona con Disabilità perché possa essere protagonista attiva della propria vita secondo il motto “Niente su di noi, senza di noi” e possa godere appieno anche dell’esperienza turistica, con la consapevolezza della sfida che la conoscenza dell’altrove comporta in tutti noi.

Educaid.it

1.2 Turismo, patrimonio e accessibilità: il punto di vista delle istituzioni
Un turista con bisogni speciali è prima di tutto una persona, un ospite da accogliere con la cura che si deve ad ogni visitatore. Lo sviluppo del concetto di disabilità ci porta a pensare a queste problematiche con un’accezione ben più ampia per cui oggi parliamo di “persone che esprimono esigenze specifiche”, che possono anche essere transitorie. Le barriere possono essere tangibili, intangibili, digitali, materiali e non, fisiche, cognitive ed economiche. Agire su queste barriere implica sì un cambiamento culturale profondo ma anche un ampliamento delle opportunità per il mercato del turismo. Il tema dell’accessibilità ha una valenza di carattere sociale ed è considerato imprescindibile per il nostro territorio.
Questo settore, come dice Andrea Corsini, Assessore della regione Emilia-Romagna al turismo e commercio, non ammette “esclusioni”: accessibilità è maggiore fruizione per tutti. Ad oggi si stima che in Europa ci siano circa cinquanta milioni di persone con disabilità di vario genere di cui cinque/sei milioni viaggiano stabilmente mentre, in Italia, secondo le stime sono oltre tre milioni ed un altro mezzo milione i potenziali viaggiatori.
In Emilia-Romagna si sta lavorando già da tempo su questo tema grazie anche ad Open tourism: progetto dedicato a itinerari interregionali di turismo per tutti. Le strutture monitorate sono consultabili sul sito – ma esiste anche una app dedicata – che è a disposizione degli utenti che possono così selezionarle a seconda delle loro necessità. La Regione ha appena terminato di rilevare l’accessibilità delle strutture termali (i dati saranno presentati a breve), dei teatri storici e dei principali musei, proseguirà poi con gli autogrill presenti sulla rete autostradale regionale, i centri congressi e gli stabilimenti balneari.
Si stima che nel mondo ci sia un miliardo di persone con qualche tipo di disabilità. 3,3 milioni solo in Italia (fonte Repubblica.it 2017) che salgono a più di 9 se si includono gli over 65. Secondo Alessandra Urbinati – Presidente RiminiAutismo – in Italia le persone autistiche sono più di 600mila. Persone con diverse problematiche, ma con la voglia, come tutti, di vivere una vacanza piacevole e rilassante. Dal 2015 al 2017 il turismo accessibile è cresciuto del 23%, e l’Europa ha speso 352 miliardi nel mercato del turismo accessibile.
Per il Ministero dei beni culturali (“Il patrimonio culturale per tutti, 2017) il turismo legato alle destinazioni culturali conta circa 200mila imprese e impiega oltre 1.108mila addetti. Il turismo è una cosa, seria, anzi, serissima. A tal proposito viene c’è da chiedersi cosa facciamo per rendere accessibile a tutti il nostro patrimonio.
Il sito www.accessibilitamusei.beniculturali.it, voluto dallo stesso Ministero, propone una serie di informazioni per la fruizione del patrimonio culturale da parte di persone con esigenze specifiche. La nostra Regione, invece, ha recentemente approvato le “Linee Guida per il godimento del patrimonio museale dell’Emilia-Romagna per le persone con disabilità”. Obiettivo prioritario è favorire la fruizione formando anche personale specifico. Così, il prossimo 10 ottobre, durante il convegno regionale “Musei Speciali per Tutti”, sarà presentato un primo piano formativo per gli operatori per favorire la conoscenza, la collaborazione e l’inclusione delle persone con disabilità.

2.0 Rimini ed il suo territorio. L’accessibilità al centro

2.1 Risorse web
Come per ogni vacanza si comincia dalla ricerca dell’alloggio. Non sono tanti i portali nei quali trovare sistemazioni completamente accessibili. Si può cominciare da www.riminiprovinciaccessibile.it, un progetto promosso dalle associazioni Pedalando e Camminando, Uldm, Auser, Marinando e Rimini Rescue con il sostegno del Csv Volontarimini che dal 2013 al 2014 ha visitato e mappato 40 strutture .
Altro progetto – questa volta a carattere interregionale – è open tourism, progetto dedicato a intinerari interregionali di turismo per tutti.
Al momento la pagina più completa sul territorio rimane quella del portale Info Alberghi che elenca 230 hotel accessibili su tutta la riviera romagnola.
Gli hotel autocertificano la loro accessibilità e, proprio per aumentare maggiormente la tutela nei confronti dei soggetti più deboli, la società ha aumentato i parametri. Se prima era sufficiente barrare un’unica casella ora, per essere annoverati, è necessario disporre di un servizio accessibile in ognuna delle quattro categorie principali che sono: accessibilità in hotel (ingresso con rampa, etc.), accesso alle camere (ascensore a norma, etc.), camera accessibile e bagno accessibile.

2.2 Marina C’entro
Quando si è in vacanza in riviera, prima o poi arriva il momento di andare al mare. Qui entra in gioco il progetto Spiaggia Marina C’entro, nato da una collaborazione tra coop Millepiedi, Associazione Crescere Insieme, Enaip e 8 imprenditori balneari (dal bagno 19 al bagno 28 ). Il tutto è partito con Autism Friendly Beach, per dare opportunità lavorativa a dei ragazzi con autismo dentro gli stabilimenti balneari.
Poi il progetto si è ampliato e oggi ognuno di questi stabilimenti balneare ha assunto oppure preso in tirocinio formativo una persona con fragilità sociale per inserirla in una di queste aziende che sono fondamentalmente delle aziende familiari.
E’ importante sottolineare che i ragazzi non vengono messi a fare lavori di secondo piano ma sempre a contatto con i clienti.
Quest’anno, inoltre, alcuni ragazzi hanno preso in gestione lo storico locale La Cantera, proprio di fronte al bagnino 27.

2.3 Rimini Friendly Beach
Dal 2013 Autism Friendly Beach è una rete sociale, coordinata dall’associazione Rimini Autismo Onlus, che accomuna strutture in grado di accogliere con professionalità e competenza persone con autismo. Il progetto ha un doppio binario: da un lato l’accoglienza e l’accessibilità, dall’altro l’inclusione lavorativa.
L’associazione lavora per certificare operatori (albergatori, ristoratori e bagnini) che conoscono le problematiche legate all’autismo e sanno come affrontarle, e contemporaneamente permettono a ragazzi autistici di poter lavorare ed essere indipendenti.

2.4 Spiagge accessibili a Rimini e dintorni
Una spiaggia per tutti, ma soprattutto un mare per tutti: perché va bene l’hotel, va bene l’ombrellone, ma se non arrivi in acqua, che vacanza al mare è? Sono sempre di più le spiagge che si attrezzano per accogliere turisti su carrozzina ma non solo. Sedie JOB per arrivare fino in acqua, passerelle a norma, WC accessibili e spiagge Autism Friendly: la lista delle spiagge mappate finora di Rimini e provincia la trovi qui.
Non solo le spiagge attrezzate sono accessibili, da alcuni anni, grazie al lavoro della cooperativa Ondanomala, anche le spiagge libere offrono sia il servizio di trasporto con pulmino fino alla spiaggia, sia la sedia JOB, gratuita, per chi ne fa richiesta chiamando Maurizio al 333 2472052 per la zona di Rimini Sud, colonia bolognese.
Agli stessi numeri si può prenotare il pulmino mari e monti, attrezzato per il trasporto di 7 persone, più 2 carrozzine (con pedana sollevatore).

2.5 Zavatta: le passerelle
L’associazione Sergio Zavatta Onlus insieme al CSO Lagomaggio ha realizzato e realizza delle pedane che rendono praticabile l’accesso delle persone disabili all’interno dei negozi del centro di Rimini. L’iniziativa nasce da un’idea degli operatori e degli ospiti dei centri dovuta ad un’esigenza reale.
L’associazione Zavatta mette anche a disposizione della cittadinanza l’Hugbike: un tandem differente dal solito, che si guida dal sellino posteriore, grazie ad un lungo manubrio che fa sì che il passeggero che sia davanti sia “abbracciato” da chi conduce il tandem.
La bici è a disposizione di enti che si occupano di disabili e delle famiglie di persone con disabilità residenti in Provincia di Rimini che vogliano utilizzare questo particolare mezzo di trasporto per provare l’emozione di andare in bici in totale sicurezza. Per info: v.minicucci@associazionezavatta.org

2.6 Parchi tematici per tutti

Anche il divertimento deve essere accessibile per tutti. Seguendo questo motto, i parchi del gruppo Costa da anni sono impegnati a garantire a tutti la possibilità di fruire delle attrazioni. Le strutture inoltre aderiscono al progetto Autism Friendly Beach già da diversi anni.Allo staff dei parchi viene proposto un percorso volontario di formazione da parte di Rimini Autismo onlus per sensibilizzare gli operatori e renderli consapevoli di come debba essere accolta una persona affetta da autismo.

Italia in Miniatura, Oltremare e Acquario di Cattolica garantiscono l’ingresso gratuito ai visitatori disabili non autosufficienti (Legge 104) e l’ingresso ridotto per il loro accompagnatore.

Acquario di Cattolica

Sono presenti all’interno del parco diversi percorsi: il percorso Giallo e Verde permettono un libero accesso ai disabili su carrozzina; il percorso Blu è fruibile, nonostante la presenza di rampe di scale, ai disabili su carrozzina grazie ad un percorso alternativo esterno accompagnati da un nostro operatore.

L’accesso al percorso Viola è sconsigliato ai disabili su carrozzina per la presenza di rampe di scale (il percorso Viola non ospita però animali ma solo esposizioni e mostre statiche).

Toilette: In ogni percorso ed edificio sono presenti servizi igienici riservati agli ospiti con disabilità.

Italia in MiniaturaL’area miniature è comodamente visitabile con sedia a rotelle mentre per quanto concerne le attrazioni non esistono particolari limitazioni. Consultate gli appositi cartelli posti all’ingresso di ogni attrazione o chiedete al ns personale.

Toilette: All’ingresso, presso Scuola Guida interattiva e presso Venezia sono disponibili toilette attrezzate per diversamente abili.

Oltremare

Tutte le aree e la maggior parte delle attrazioni del parco sono accessibili in sedia a rotelle, i viali sono agevolmente percorribili ed è presente un ascensore per muoversi sui tre piani. Rivolgendosi al personale è possibile avere accesso prioritario alle attrazioni.

Toilette: Su ognuno dei tre piani sono presenti servizi igienici riservati agli ospiti con disabilità.

2.7 Arriva l’Osteria: il catering riminese gestito dai ragazzi disabili

Arriva l’Osteria è un progetto-laboratorio per aperitivi, servizio bar e servizio di sala per eventi, del centro “il Germoglio” della cooperativa sociale “La Fraternità” della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23), che vede impegnati sei ragazzi con disabilità, problemi comportamentali o disturbi cognitivi.Attivo in tutta la Romagna, e prevalentemente nel riminese, questo gruppo di giovani baristi mette a disposizione il suo servizio per eventi privati, battesimi, matrimoni, convegni, incontri, campagne elettorali. “È un’attività che punta sul saper fare e il saper essere – spiega Francesca Palmieri è la coordinatrice del centro diurno “Il Germoglio” di Rimini – Nelle sue caratteristiche è assimilabile allo svolgimento di un vero e proprio lavoro. Mette al centro, dunque, la consapevolezza delle proprie capacità, del poter essere utili agli altri svolgendo un servizio.

Questo dà una grande soddisfazione ai nostri ragazzi, incrementa la loro autostima e la loro capacità di relazionarsi con soggetti estranei e ambienti nuovi”.
Chi decide di contattare e di servirsi dei servizi di Arriva l’Osteria! paga le spese per le materie prime e poi un’offerta per il lavoro.
I camerieri di “Arriva l’Osteria”, si formano periodicamente presso un istituto alberghiero del territorio con lo scopo di migliorare le loro competenze per rendere un servizio al massimo delle proprie capacità in questo catering tutto dal sapore sociale.Info e contatti:
germoglio@lafraternita.com
0541623192 / 3461402867

2.8 A vele spiegate
Fare vela, imbarcarsi e partire per una mini crociera di tre giorni che da Rimini porti fino a Ravenna, con tappe a Cesenatico e Cervia. La organizza Marinando Onlus per famiglie o coppie e persone con disabilità, per chi è in carrozzina e per chi è non vedente.
“Navighiamo con la barca dell’Unione Italiana Ciechi- racconta Enzo Pastore, presidente di Marinando e dell’Unione Italiana Vela solidale e skipper – piccola ma con tutti i comfort: cucina, camera da letto e tutto quello che serve. La vita in barca permette ai ragazzi di sviluppare una grande autonomia. Alla fine dei nostri corsi i ragazzi non vedenti riescono a gestire la barca e tutta la velatura in piena autonomia”.
A Rimini – ci tiene a precisare Enzo – tutto il porto è accessibile e con bagni accessibili. Ci sono inoltre due pontili con impianto per imbarcare e sbarcare i ragazzi in carrozzina. Un altro è a Cervia e un altro ancora a Ravenna.
“La mini crociera fa tappa in vari punti della riviera. Portiamo i ragazzi al museo della marineria di Cesenatico, dotato di percorso tattile per i non vedenti. E a breve partiremo con uscite alle saline di Cervia”.Chi volesse contattare l’associazione può farlo passando dalla pagina facebook Marinando Onlus, sul sito www.marinando.org o al numero di Enzo Pastore: 334 7805113
Info e contatti:
germoglio@lafraternita.com
0541623192 / 3461402867

3.0 L’entroterra

3.1 Verucchio: al museo in auto per toccare con mano la storia
Tremila anni e non sentirli: il Museo Archeologico di Verucchio conserva i ricchissimi corredi funerari rinvenuti nelle tombe villanoviane (IX-VII secolo a.C.) che comprendono materiali in eccezionale stato di conservazione, come arredi in legno decorati ad intaglio, contenitori in vimini, tessuti in lana nell’aspetto ancora originario, cibi di origine animale e vegetale, preziosissimi gioielli in ambra. Da qualche anno il Museo sta lavorando per garantire l’accessibilità dal punto di vista fisico e intellettivo, all’edificio nei suoi ambienti ed ai contenuti che racconta. Così, al Museo, si può andare in macchina. Grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna è stata acquistata un’auto elettrica a 6 posti con cui, a richiesta, si può accedere al sito lungo la ripida e acciottolata via Sant’Agostino.
Il mezzo di trasporto, accessibile ed ecologicamente sostenibile, viene utilizzato anche per “tour nella storia”, percorsi guidati che attraversano i principali siti archeologici e monumentali. Nel 2017, ancora grazie alla Regione, è nata la sezione tattile del Museo, incentrata sulla riproduzione in dimensioni reali della sezione di una tomba villanoviana, con alcuni oggetti del suo ricco corredo. Grazie ad un progetto di alternanza scuola-lavoro sono state proposte anche visite al buio, guidate da una studentessa non vedente del Liceo Scientifico di Savignano.
Contatti
Museo Civico Archeologico Verucchio
Via S. Agostino 14 – 47826 Verucchio (RN)
museoarcheologicoverucchio@gmail.com
Info: 0541 670280

3.2 Onferno: una Locanda in cui diventare grandi
Gemmano, i calanchi della Valconca, le Grotte con i suoi piccoli e famosi pipistrelli, i sentieri e i profumi della campagna. Questo è un luogo in cui respirare a pieni polmoni e provare a sognare, a diventare grandi. Così la pensano i fondatori di Eudè, cooperativa sociale che si occupa di servizi ed attività educative per giovani con disabilità. Obiettivo prioritario del progetto è l’inserimento lavorativo di ragazzi un po’ speciali che vogliono e devono provare a diventare grandi.
È stata appena inaugurata la Locanda: la cucina è affidata alla cura sapiente di uno chef, le sei camere sono state arredate con cura e possono ospitare circa dodici persone. A questa gestione lavorano contemporaneamente personale specializzato, educatori e ragazzi con fragilità che stanno iniziando a familiarizzare con un ambiente nuovo e stimolante.
Da settembre, poi, partiranno cinque tirocini formativi con cui verranno inseriti altrettanti giovani.
Promozione e fruizione del territorio, accoglienza turistica, accessibilità, integrazione e coesione della comunità qui sembrano trovare forme, modi e luoghi in cui attuarsi. La popolazione di Gemmano, ed in particolare i soli sette residenti di Onferno, hanno accolto con favore questa iniziativa sostenuta anche dall’amministrazione comunale e provinciale proprietarie dei due immobili messi a disposizione.

3.3 Monte Grimano: l’accessibilità è una chiave interpretativa
Monte Grimano, tra la Romagna, le Marche e San Marino, è un piccolo borgo circondato da una natura rigogliosa. Dopo la definitiva chiusura dell’impianto di acque termali per cui era divenuta famosa e meta di soggiorni turistici, ha conosciuto il declino ed oggi una lenta, costante e consapevole crescita che ha messo al centro la comunità. Alcune delle principali strutture alberghiere site nel centro storico sono state progressivamente dismesse. Proprio in una di queste è ospitata una comunità che accoglie soggetti con fragilità psichiche. Da qualche anno il Comune ha stretto una collaborazione con questa realtà che prevede l’impiego di alcuni ospiti nella cura del verde e nell’apertura dell’unica edicola del territorio che sarebbe altrimenti andata in contro a chiusura certa. Integrazione, accessibilità, scambi di servizi.
È necessario abbattere le barriere culturali prima, fisiche poi. Artisti e intellettuali in fuga da paesi oppressi dalla censura e situazioni coercitive qui trovano ospitalità per un breve soggiorno: è questa l’idea che sottende il “Borgo delle Libere Arti”. È arrivata qualche tempo fa Nidaa Badwan, celebrata fotografa palestinese che ha poi deciso di fermarsi a Monte Grimano, per viverci stabilmente e aprire il suo atelier in centro.
A dire il vero è iniziato tutto con il bookcrossing: dodici piccole edicole colorate, vere e proprie biblioteche ambulanti, sempre aperte. Prendi, leggi, restituisci e, se ti va, doni anche qualche libro. La lettura è per tutti: accessibile e condivisibile. Oggi la Torre civica è diventata la Torre dei Libri, autogestita da un gruppo di cittadini volontari, luogo di incontro e aggregazione che pone al centro la lettura.

4.0 Rimini: un modello da esportare all’estero
L’accessibilità può essere anche un modello da esportare come insegna l’Autism Friendly Beach, diventato un progetto europeo che ora coinvolge, oltre all’Italia, anche la Spagna, la Croazia e la Cornovaglia. L’elemento innovativo del progetto consiste nell’accessibilità intesa non come un servizio speciale, dedicato per una particolare tipologia di turista, ma nel fatto che esso è rivolto alla famiglia nella sua interezza, per tutti, favorendo la piena integrazione e la possibilità di vivere l’esperienza turistica sul piano della parità.
Dal 2016 al 2018 l’Europa ha finanziato 124mila euro per rendere il progetto esportabile, per farlo diventare un modello e un caso di studio per altre località turistiche.
Un altro caso di accessibilità che dall’Italia va all’estero è quella della Ong riminese EducAid che da anni opera in Palestina. Data la profonda conoscenza della Palestina grazie al lavoro svolto dall’organizzazione nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania per la promozione dei diritti e dell’emancipazione delle donne con disabilità, EducAid proporrà un itinerario di viaggio che, passando da Gerusalemme a Betlemme, porterà a Hebron, Jericho, Nablus e il Mar Morto, fino alla Striscia di Gaza attraverso città, villaggi e campi profughi.
L’itinerario prevede, in particolare, la visita di Betlemme in una speciale prospettiva, quella di Hamdan Jawai, giovane con disabilità diventato guida turistica, e il sopralluogo al villaggio di Alburj dove EducAid sta realizzando, insieme alle comunità locali, un percorso totalmente accessibile con l’intento che tale innovazione possa divenire una leva per lo sviluppo socio-economico del territorio.

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