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Nazionale Politica

Si torna al voto? Si profila legislatura lampo per gli eletti riminesi

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 7 mag 2018 19:16 ~ ultimo agg. 20:59
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Sembra profilarsi il ritorno alle urne. Anche dopo l’ultimo giro di consultazioni resta infatti una situazione di stallo come spiega lo stesso presidente della Repubblica. “Non esiste – dice Sergio Mattarella – una maggioranza con la sola Lega e i Cinque Stelle e si è rivelata impraticabile una maggioranza M5S con Pd.  Da entrambe le parti è stata anche affermata l’impossibilità di una maggioranza tra Centro Destra e Pd. Tutte queste indisponibilità mi sono state confermate questa mattina“. Mattarella spiega anche che ormai il Governo presieduto da Gentiloni “ha esaurito la sua funzione e non può essere ulteriormente prorogato in quanto espresso da una maggioranza parlamentare che non c’è più“. Per il presidente sarebbe quindi “più rispettoso” della dinamica democratica che a “portare alle elezioni sia un governo non di parte“. “L’ipotesi alternativa è indire nuove elezioni subito ma non vi sono tempi per il voto entro giugno, si potrebbero svolgere in piena estate ma finora è stato evitato perché per gli italiani è difficile esercitare il voto, si potrebbe fissare in autunno“. Mattarella fa presente anche le sue preoccupazioni: “che non vi sia tempo per approvare dopo il voto la legge di bilancio entro fine anno con l’aumento dell’Iva e con gli effetti recessivi che questa tassa comporterebbe e il rischio di esporre la situazione finanziaria”.

A meno di colpi di scena resta così sul piatto solo l’ipotesi di tornare alle urne. Le date più gettonate sono quelle di domenica 8 luglio o domenica 15. Sarebbe la prima volta nella storia dell’Italia in cui si potrebbe ansare al voto a luglio, in piena estate. Prospettiva, scrivono i bene informati, che neppure il presidente Mattarella avrebbe escluso nei colloqui di oggi.

Secondo i leader della Lega, Salvini, e del M5S, Di Maio, il voto a luglio sarebbe l’unica alternativa ad un esecutivo politico. Entrambi hanno infatti escluso la possibilità di un governo tecnico.

Per l’assessore regionale Emma Petitti un eventuale Governo del Presidente “deve essere sostenuto da tutte le forze politiche presenti in Parlamento. No a maggioranze mascherate con il centrodestra”.

Per gli eletti riminesi si prospetta quindi una legislatura lampo. Nei collegi del territorio avevano trionfato Antonio Barboni di Forza Italia e Elena Raffaelli della Lega all’uninominale, mentre Marco Croatti e Giulia Sarti del MoVimento 5 Stelle si erano imposti nel plurinominale.