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Rimini Scuola

Centri estivi, rette in calo grazie a voucher e contributi

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 13 apr 2018 13:54 ~ ultimo agg. 17:58
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Grazie ai voucher di prossima emissione e ai contributi regionali, le famiglie riminesi dalla prossima estate potranno iscrivere i propri figli ai centri estivi con una consistente riduzione delle rette. Secondo l’amministrazione si dovrebbe trattare, in media, di un calo  tra il 40% e il 50%. La tipologia e la modalità del contributo varierà a seconda della fascia di età del bambino e della fascia di reddito delle famiglie, e saranno individuati da due bandi di prossima pubblicazione, a partire da maggio.

Alcuni esempi

0/2 anni

A titolo esemplificativo, per quanto riguarda la fascia di età 0/2, i voucher previsti dal Comune di Rimini andranno da un range di contributo di 300 – 350 euro per le famiglie con isee compresto tra 0 e 10 mila euro, 250/300 euro per famiglie con isee tra i 10 e i 20 mila euro, 200/250 euro con isee tra i 20 e i 28 mila euro. I voucher riguardano la frequenza effettiva dei centri estivi nei mesi di luglio e agosto.

3/13 anni

La fascia di età compresa tra i tre e i tredici anni sarà invece interessata da una iniziativa regionale, finanziata dal Fondo Sociale Europeo, che prevede per le famiglie con un Isee inferiore a 28 mila euro e con bambini che frequentano nel mese di luglio un centro estivo riconosciuto da un apposito elenco, un contributo massimo di 210 euro.

Sono misure universali di sostegno – è il commento di Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Riminiche leggono i nuovi bisogni sociali e sono rivolte a tutte le famiglie che necessitano di un importante servizio come quello dei centri estivi. La novità è di grande importanza perchè incide in maniera sensibile sulla riduzione del costo finale della retta, andando incontro alle esigenze delle nuove famiglie. Coppie che lavorano anche in estate perchè è mutato il mercato del lavoro, sono sempre meno infatti coloro che hanno il mese di ferie estivo a fronte di piccoli periodi frammentati di riposo, ma anche i nonni sono sempre più individui che ancora lavorano e non sempre possono seguire i nipoti; Le famiglie riminesi inoltre, anche e soprattutto nel periodo estivo, vedono aumentare gli impegni lavorativi legati alla stagione turistica. Non possiamo dunque permettere che mandare i propri figli ai centri estivi sia considerato un lusso. L’universalità e la modularità dei contributi garantiscono inoltre un principio per noi inderogabile, quello di equità sociale. Quel principio che, per rafforzare il concetto, porterà quest’anno ad avere lo stesso costo retta per tutti i centri estivi, senza le differenze e gli scostamenti tra l’uno e l’altro del passato” .