Sottopasso Ceccarini: lavori con pausa estiva? Parola a residenti e commercianti
Avranno una durata di otto mesi i lavori per il nuovo sottopasso ciclopedonale di viale Ceccarini. Per decidere se avere un cantiere aperto durante la stagione o interrompere e riprendere dopo l’estate questa mattina il sindaco di Riccione Renata Tosi e l’assessore ai lavori pubblici Lea Ermeti hanno incontrato i residenti e i titolari degli esercizi commerciali della zona, ma la decisione sarà presa solo la prossima settimana. “Si tratta di un cantiere importante – spiega l’assessore Ermeti -, che coinvolgerà anche la viabilità, riteniamo necessario condividerne tutti gli aspetti con chi vive e lavora in quell’area e proprio per questo ci siamo dati appuntamento già per la prossima settimana per prendere una decisione condivisa”.
Il progetto riguarda sia i sottoservizi che gli aspetti architettonici dell’area interessata ed è perciò diviso in due stralci. Per quanto riguarda le opere propedeutiche alla realizzazione del progetto e in particolare allo spostamento dei sottoservizi, si partirà con il cantieramento la prossima settimana e dal 26 febbraio è previsto l’intervento di Hera.
Il progetto
Il nuovo disegno dell’area prevede il prolungamento dell’attuale sottopasso ciclopedonale che collega i due tratti di viale Ceccarini, alta e lato mare, un prolungamento esteso sotto la sede stradale dei viali Dei Mille e Delle Magnolie, con due ingressi/uscite, una lato Rimini e una lato Cattolica. La prima è costituita da una rampa a scale mentre la seconda è una rampa ciclopedonale utilizzabile sia da chi si sposta in bicicletta che dalle persone a limitata funzione motoria, con eliminazione dunque di ogni barriera architettonica. Quest’ultima coinvolgerà anche parte del parco Papa Giovanni Paolo II. Per quanto riguarda il lato mare di viale Ceccarini i due accessi convergeranno in una piazza dalla forma ellittica, che diverrà il centro dei percorsi dei cittadini e dei turisti che si spostano dal centro storico al mare e viceversa.
I lavori dell’intera opera ammontano a 1.385.000 euro, di cui 387.342 da fondi della Regione Emilia-Romagna stanziati per la mitigazione ambientale relativa al TRC.