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Cronaca Rimini

La Fiamme Gialle sequestrano 47.000 articoli non a norma. Anche pistole a gas

In foto: la merce sequestrata
la merce sequestrata
di Redazione   
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sab 13 gen 2018 11:24 ~ ultimo agg. 14 gen 13:23
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I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, a pochi giorni di distanza dalla recente operazione “Befana Sicura” (che nell’ultimo week end delle feste ha registrato il sequestro di oltre 10.000 prodotti), hanno portato a termine questa settimana un’altra importante attività di servizio nei settori del contrasto alla contraffazione e della tutela del consumatore.

Sono stati individuati e tolti dal mercato, in un centro di stoccaggio e vendita all’ingrosso di Rimini, oltre 47.000 articoli.
Nel corso dell’intervento di
polizia economico – finanziaria, le Fiamme Gialle riminesi hanno posto sotto sequestro circa 42.000 prodotti falsamente “griffati”, costituiti principalmente da capi di abbigliamento sportivo e gadget vari, riproducenti il logo delle più famose squadre di calcio e dei brand dell’alta moda.
Nello stesso esercizio commerciale sono stati sequestrati più di 5000 articoli, poiché risultati privi del prescritto marchio CE, delle
etichettature e dei documenti illustrativi di origine, fabbricazione e funzionamento sicuro.
Tra questi si segnalano 103
pistole a gas, sprovviste dei segni identificativi, dello specifico punzone, che ne certifica l’energia cinetica entro il limite consentito, e del numero della verifica di conformità attribuito dalle competenti autorità.
Questo tipo di pistole, anche se considerate di modesta capacità offensiva, possono essere comunque pericolose e pertanto non possono essere detenute e usate da minorenni. Le pistole sono state cautelate anche per chiederne la perizia tecnica per accertare le effettive caratteristiche tecnico-funzionali.
I responsabili del magazzino controllato, intanto, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di ricettazione e contraffazione e segnalati alla Camera di Commercio per le violazioni alla normativa in materia di sicurezza prodotti e di quelle previste dal Codice del Consumo, che prevedono l’irrogazione di sanzioni pecuniarie che vanno da 516 a 25.000 euro.