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Economia Politica

Approvato a tarda notte il bilancio. In calo entrate da multe e parcheggi

In foto: l'assessore Brasini (Newsrimini.it)
l'assessore Brasini (Newsrimini.it)
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
ven 22 dic 2017 12:20 ~ ultimo agg. 19:14
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Dopo una maratona di oltre 6 ore terminata a tarda notte, il consiglio comunale di Rimini ha approvato con 20 voti favorevoli e 10 contrari il bilancio di previsione 2018. Una seduta, ha spiegato in conferenza stampa l’assessore Gian Luca Brasini, che si è svolta in un bel clima dopo le polemiche sulla reintroduzione del canone sui passi carrai che avevano caratterizzato il consiglio di martedì. Dal canone il comune incasserà 1,4 milioni destinati a welfare, cultura e sicurezza. Ma gli altri tributi, ha ribadito l’assessore, non verranno ritoccati per il terzo anno consecutivo.

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Si tratta del primo bilancio intero del nuovo mandato” – ha detto Brasini ricordando che il comune si trova sempre più solo a causa di un riordino istituzionale lasciato a metà del guado (vedi la situazione delle province che esistono ancora ma praticamente senza risorse) e del venir meno del sostegno che enti come la Fondazione Carim riservavano proprio al sociale e alla cultura.

Entrando nel dettaglio del documento di previsione economica emerge che il 38% della spesa corrente sarà destinato a welfare, pubblica istruzione, sicurezza e cultura. Tra i pilastri del bilancio ci sarà la lotta all’evasione mentre in tema di investimenti diventerà sempre più fondamentale, ha spiegato Brasini, essere capaci di intercettare finanziamenti da UE, Stato e Regione: l’obiettivo ambizioso del comune per i prossimi tre anni è arrivare a quota 90 milioni e il segreto per riuscirci è avere progetti già pronti da presentare. Nelle pieghe di bilancio ci sono poi le minori entrate previste dalle sanzioni relative al codice della strada che passeranno da 10,1 milioni a 9,5 ( si parla di multe elevate) e anche dai parcheggi che porteranno nel 2018 nelle casse del comune 3,5 milioni rispetto ai 4 del 2017. Un dato quest’ultimo legato anche alla necessità, ha anticipato l’assessore, di prevedere per l’estate alcune modifiche al piano sosta in zona mare con l’introduzione di tariffe “flat” sganciate dalla sosta oraria per venire incontro a chi parcheggia per molte ore.

Alcuni dati

Spesa sul sociale: stanziamenti in aumento di 480mila euro. 1,853 milioni per l’assistenza agli alunni portatori di handicap, 1 milione per il sostegno all’handicap, 700mila euro per facilitare l’accesso al sistema scolastico.

Spesa annua del comune per Al Meni, Notte Rosa, Molo Street Parade, Capodanno: 450mila euro. Il rapporto tra la spesa per eventi e gli investimenti in opere pubbliche è di 1 a 200 su base annua.

Pressione fiscale pro capite comune : passa da 374 euro del 2012 a 306 del 2017 (-18%)

Quota a favore dello Stato: passa da 181 euro del 2012 a 149 del 2017 (-18%)

Pressino fiscale complessiva pro capite: da 555 euro del 2012 a 455 del 2017 (-18%)

1,04% aliquota ordinaria IMU, TASI non dovuta.

Ne 2017 le agevolazioni IMU hanno pesato per 1.585.000 euro.

Addizionale Irpef al minimo: 0,3% con esenzione per redditi inferiori a 17.000 euro

Debito residuo: da 141.352.322 euro del 2011 a 101.135.305 del primo gennaio 2018 (-40,2 milioni)

Risorse da trasferimenti attribuite ai vari interventi in programma nel 2018: 43,5 milioni da enti terzi su un totale di 74 milioni di euro.


Il comunicato stampa del Comune di Rimini

“E’ il primo bilancio di un nuovo ciclo, che a differenza di quello che approvammo nel 2017 non sconta le incertezze risolte nel corso di esercizio. E’ comunque un bilancio che nasce in un contesto che conferma come gli enti locali siano sempre più soli e chiamati a fronte a tutti i principali bisogni dei cittadini. In questo quadro abbiamo definito un bilancio di previsione solido, che si poggia sull’equità, perseguita attraverso una serrata lotta all’evasione fiscale, che ha come priorità welfare, sicurezza e cultura e che sceglie di continuare a investire per non perdere il treno della ripresa economica”. Così l’assessore Gian Luca Brasini commenta l’approvazione del bilancio di previsione 2018-2020, votato ieri sera dal Consiglio Comunale (20 favorevoli e 10 contrari), nell’ultima seduta del 2017. “Un bilancio nel quale trovano conferma le linee strategiche su cui il Comune storicamente ha poggiato le sue scelte – sottolinea l’assessore Brasini – con il 38% della spesa corrente destinato a welfare, pubblica istruzione, sicurezza e cultura. Ad esempio, il sostegno all’handicap, settore su cui non abbiamo intenzione di arretrare e che finanziamo per oltre 3,5 milioni, con un incremento rispetto allo scorso anno di 480 mila euro. Questo è possibile grazie ad una riduzione della spesa corrente (vedi il taglio degli incarichi esterni, che nel 2007 ammontavano a 9,2 milioni contro gli 1,2 milioni attuali), alla politica di riduzione del debito (40 milioni di debito estinto in sette anni), mantenendo al contempo inalterata la pressione fiscale e le tariffe dei servizi a domanda individuale, attraverso la lotta all’evasione fiscale e un’efficace attività di reperimento di risorse per gli investimenti da Enti terzi, penso ai fondi Fsc o al bando periferie”.

Per il terzo anno consecutivo resta invariata la leva tributaria, nonostante il fisiologico calo delle entrate come conseguenza della crisi e del fenomeno dell’evasione, confermando la non applicazione della Tasi sulla prima casa, l’aliquota dell’Imu all’1,04% cioè sotto la soglia massima e con un’addizionale Irpef con aliquota minima (0,3 % ) ed esenzioni per redditi inferiori a 17.000 euro (60.733 dichiaranti).

“Complessivamente – aggiunge l’assessore Brasini – tra Imu, Irpef e Tari garantiamo agevolazioni per circa 4,5 milioni di euro. Ad esempio, solo per l’Imu, il Comune riconosce agevolazioni per più di un milione e mezzo”. Strettamente legata all’invarianza tributaria è l’attività di recupero dell’evasione messa in campo dall’Amministrazione, che ha portato a recuperare quasi 5 milioni di IMU evasa e 5,3 milioni di euro di TARI già totalmente incassati.

Tra le novità del bilancio, la spesa per la digitalizzazione degli archivi dell’edilizia (+300 mila euro nel 2018), l’aumento delle spese per welfare, sicurezza e gestione patrimonio culturale (1,4 milioni), il calo delle entrate derivante dai parcheggi (-500 mila euro in previsione) e delle sanzioni dal codice della strada (- 600 mila euro).

Sul fronte degli investimenti “è da evidenziare – aggiunge l’assessore – come dei 74 milioni destinati alle opere, quasi 43,5 siano frutto di contributi europei, statali, regionali e di altri enti. Non risorse calate dal cielo, ma il frutto di un lavoro di pianificazione efficace, con progetti riconosciuti come concreti, attuabili e soprattutto strategici”. “Credo poi sia anche opportuno sgombrare il campo da alcuni luoghi comuni, come ormai l’abusata polemica sulle troppe risorse investite per gli eventi. Si deve invece considerare che la spesa annua a carico bilancio dei principali eventi (Al Meni, Notte Rosa, Molo Street Parade e Capodanno) non raggiunge i 450.000 euro, che trova anche copertura attraverso l’imposta di soggiorno. Solo per fare un confronto: la spesa sostenuta direttamente e indirettamente per gli investimenti in opere pubbliche da questa Amministrazione in 5 anni supera i 400 milioni”. Tra le opere del 2018, la riqualificazione area urbana Rimini Nord finanziato attraverso le risorse del Bando periferie (18.032.040), la messa in sicurezza tratto urbano SS. 16 area Rimini Nord (6.480.000) e la rotatoria vicino allo stabilimento Valentini (2,3 milioni) entrambi sostenuti con gli (FSC), il Parco del Mare (lungomare Sud: infrastruttura verde urbana) per 4.514.000, la messa in sicurezza scuola Montessori (2 milioni). Da segnalare tre le opere anche la riqualificazione dell’impianto sportivo del rugby e baseball di Rivabella per 1,1 milioni.