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Politica Rimini

Aeradria e messa in mora. Sensoli: ci sono estremi per dimissioni Gnassi

In foto: Raffaella Sensoli
Raffaella Sensoli
di Redazione   
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mer 11 ott 2017 15:26 ~ ultimo agg. 12 ott 14:18
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La lettera con cui il vicesindaco Lisi ha diffidato il sindaco Gnassi per il crac di Aeradria somiglia tanto a una messa in scena mal riuscita. Se per davvero questa amministrazione avesse avuto a cuore le sorti del Comune allora avrebbe dovuto costituirsi parte civile così come il MoVimento 5 Stelle aveva chiesto a gran voce prima dell’inizio del procedimento in tribunale”. Così Raffaella Sensoli, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, commenta la notizia che il Comune di Rimini ha messo in mora il proprio sindaco per il fallimento della società che gestiva l’aeroporto “Fellini”.

“L’unico atto dovuto, concreto ed efficace, che il Comune avrebbe dovuto fare era quello relativo alla costituzione di parte civile nel processo – spiega Raffaella Sensoli – e quello che sta accadendo oggi è la dimostrazione che la nostra richiesta era più che fondata. La diffida fatta oggi non basta, serviva ben altro”.

C’è un altro aspetto però che secondo la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle dovrebbe essere approfondito. “Anche volendo prendere per buona la mossa fatta oggi dal Comune, a questo punto ci chiediamo come PD e Giunta possano giustificare una situazione del genere, in cui un sindaco viene messo in mora dal suo stesso Comune. Secondo noi ci sono tutti gli estremi perché Gnassi rassegni le proprie dimissioni anche senza necessariamente aspettare il prossimo 23 gennaio visto che questa vicenda apre dei pesanti dubbi sul rispetto dei criteri candidabilità e di eleggibilità dello stesso Gnassi”.