Indietro
menu
Cronaca Rimini

Arrestato il rapinatore della gioielleria con la mazza da carpentiere e la maschera di gomma

In foto: la maschera di gomma utilizzata per la rapina
la maschera di gomma utilizzata per la rapina
di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 27 ott 2017 19:09 ~ ultimo agg. 28 ott 14:32
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Dovrà rispondere di tentata rapina pluriaggravata il 43 enne modenese, residente a Rimini, che la settimana scorsa entrò nella gioielleria ‘Marchini’ di viale Vespucci e aggredì il gioielliere con una grossa mazza da carpentiere. La Squadra Mobile della Questura di Rimini lo ha arrestato questa mattina.

La mattina del 19 ottobre scorso, con il viso coperto da una maschera di gomma che riproduceva il volto di Walter White, protagonista della serie americana ‘breaking bad’, era entrato nella gioielleria Marchini di marina centro con un martello da carpentiere. Vestito in modo elegante, aveva chiesto di vedere delle fedi e quando il gioielliere si è chinato per prendere l’espositore da sotto il bancone, lo ha colpito violentemente in testa con la mazzetta, avvolta in un panno. Il gioielliere aveva reagito bloccandolo e facendolo cadere a terra ma il rapinatore era riuscito a fuggire.

[kaltura-widget uiconfid=”30012021″ entryid=”0_9u8iunjb” width=”400″ height=”223″ align=”center” /]

Due giorni dopo, il 43 enne, si era presentato spontaneamente in commissariato a Modena, sua città d’origine, pensando di trarre vantaggio dalla confessione, ma questa mattina, i poliziotti della squadra mobile di Rimini l’hanno arrestato per tentata rapina aggravata eseguendo l’ordinanza di custodia cautelare del gip Sonia Pasini, su richiesta del sostituto procuratore Luca Bertuzzi. Dopo il colpo, gli agenti della sezione anti rapina della Questura avevano rinvenuto la mazzetta da muratore, visionato i filmati della videosorveglianza e raccolto la testimonianza di un passante che aveva visto il rapinatore fuggire. Nel giro di poche ore, dopo il fallito colpo, gli investigatori della squadra mobile avevano perquisito l’abitazione del 43enne: sotto il letto in mansarda c’era un borsone con la maschera in lattice, i guanti in gomma e gli indumenti indossati per la rapina. Il gioielliere ha subito lesioni al capo e al volto giudicate dai sanitari guaribili in 30 giorni. Sono in corso ulteriori indagini per accertare altri reati commessi.