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Attualità Politica

Anziana vive in casa popolare ma in banca ha 100mila euro

In foto: repertorio
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di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 27 lug 2017 13:30 ~ ultimo agg. 28 lug 13:15
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Il caso più eclatante degli ultimi tempi è un‘anziana signora, assegnataria di una casa popolare, che aveva in banca 100mila euro e un patrimonio ancora più consistente, circa 400mila euro in assicurazioni e titoli. Una situazione patrimoniale complessiva di 515mila euro. La scoperta è avvenuta grazie al giro di vite voluto dal comune dei controlli sulla situazione economica di chi gode di un alloggio Erp. Verifiche più puntuali – spiega il comune – che hanno permesso  di far crescere il turnover negli appartamenti.

Il comune ha elaborato un’analisi temporale condotta su periodo che va dal 1999 al 2016. I dati evidenziano come negli ultimi cinque anni, lo scorrimento sia proceduto al doppio della velocità rispetto ai quinquenni precedenti. Se le assegnazioni del periodo 1999-2010 fanno registrare un turnover medio di 28 alloggi, 452 in dieci anni, tra il 2011-2016 si passa ad una media quasi doppia di 51,5 assegnazioni.

Ad aumentare il turnover, oltre ai controlli, anche le costruzioni di nuovi alloggi e sopratutto la modifica al regolamento in materia di ampliamento del nucleo familiare: il cosiddetto subentro alla morte del congiunto assegnatario. “Questa modifica – spiega il comune – che Rimini ha voluto in in deroga alla norma regionale ha permesso di spezzare quella che fino ad oggi era una sorta di ‘catena ereditaria’ degli alloggi pubblici; questo ha significato essere più attivi e presenti nel tutelare le famiglie più bisognose in lista di attesa“. “Basti pensare che ancora negli anni 2011-2012 gli ampliamenti del nucleo familiare a favore di figli e nipoti erano una decina per anno, nonostante il regolamento per l’accesso agli alloggi pubblici del 2009 avesse già introdotto misure più restrittive in materia di ampliamento. Oggi questo non è più possibile. Un grande lavoro in tal senso è anche quello svolto dal servizio ispettivo di Acer Rimini, che controllando le segnalazione di abbandono, è in grado di intervenire in tempo reale per recuperare gli alloggi abbandonati o occupati senza alcun titolo“.

Gli alloggi pubblici vanno a chi ne ha più bisogno – è il commento di Gloria Lisi, Vicesindaco con delega alle politiche abitative del Comune di Rimini – scorrendo le liste di attesa delle graduatorie. Questo è l’unico diritto che conta e a cui la nostra Amministrazione ha sempre fatto riferimento. In tempi di crisi economica sono aumentate le famiglie in difficoltà, e non possiamo pensare di far rimanere fuori loro al posto di chi, con cavilli burocratici eticamente discutibili, gli subentra furbescamente. Una sorta di sperimentazione riminese che non ha analoghi in Regione che dimostra, numeri alla mano, come grazie agli accorgimenti sui controlli si possa ampliare in maniera incisiva il ricambio e la disponibilità di alloggi pubblici. Una risposta, insieme ai tanti nuovi complessi residenziali pubblici creati negli ultimi anni, che aumenta la portata del nostro welfare abitativo locale