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Politica Rimini

In Consiglio si parla di Palas, Acqua Arena e cibi in spiaggia

In foto: Camporesi in aula
Camporesi in aula
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 7 giu 2017 11:15 ~ ultimo agg. 8 giu 11:15
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Il Consiglio comunale ha approvato nella seduta di ieri sera l’integrazione del regolamento d’igiene del Comune di Rimini ha dato il via libera alla  somministrazione alimenti e bevande sulle aree in concessione agli stabilimenti balneari. La modifica che consente la somministrazione di alimenti e bevande sulle aree in concessione agli stabilimenti balneari, infatti, è stata approvata con 22 voti favorevoli e sette astensioni. Solo grazie all’accordo tra gestori dello stabilimento balneare e gestori dei chioschi e bar di spiaggia che, grazie alla modifica apportata al regolamento, sarà possibile somministrare cibi e bevande in spiaggia fino alle 18.30.

il Consiglio ha poi approvato sia il Regolamento di contabilità del Comune di Rimini (18 i sì, 10 le astensioni), sia il IV supplemento all’accordo per la realizzazione del nuovo Centro congressi di Rimini (21 i voti favorevoli, 9 quelli contrari). Tema, quest’ultimo, che è stata occasione per riaprire il dibattito sulla partita Acqua Arena e sul palas. Luigi Camporesi di Obiettivo Civico in un lungo intervento partito dalle vicende dell’aeroporto è tornato a ribadire ancora una volta come l’operazione sia stata motivata dai debiti del palacongressi, frutto di “un piano economico completamente sbagliato”. E ai consiglieri: “State per votare la totale perdita dell’ente congressuale da parte degli enti pubblici”.

“Non stiamo approvando nessuna vendita di quote di partecipazione sociale”, ha specificato Brasini invitando Camporesi ad approfondire atti e delibere. Brasini ha poi ribadito la piena sostenibilità del debito attuale. Il sindaco Gnassi, battibeccando più volte con Camporesi, ha ricordato la diminuzione del 68% dei metri quadri nella volumetria del progetto. “Il vecchio PRG prevedeva 9.000 metri quadri di residenziale e 6.000 mq di auditorium con 3,6 milioni a fondo perduto alla Fondazione Carim”, ha ricordato Gnassi, definendola come aveva già fatto in precedenza Brasini una “scelta sbagliata” rispetto poi al ripensamento che ha portato all’impianto del nuoto.

Nella controreplica Camporesi a sua volta ha citato il testo della delibera facendo sarcastici complimenti a sindaco e assessore per la loro “abilità a rispondere parlando di altro”.