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Arop. Visita al castello di Gropparello per genitori e bambini di Oncoematologia

In foto: Foto di gruppo
Foto di gruppo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 9 giu 2017 10:19 ~ ultimo agg. 10:20
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Giovedì 8 giugno effettuata la visita a Gropparello. Molto di più di un bel castello!

Il resoconto che segue è stato redatto nel viaggio di ritorno da Gropparello, una iniziativa organizzata da Arop, associazione di volontariato a sostegno dei genitori e dei bambini affetti da malattie oncoematologiche  effettuata, giovedì 8 giugno, primo giorno di vacanza che ha consentito una larga partecipazione non solo dei più piccoli.

Il castello di Gropparello, che risale all’ottavo secolo, è proprio un luogo magico dove i bambini diventano grandi e i grandi tornano bambini ed è risultata la giusta meta per un’uscita tutti insieme, bambini, genitori, personale sanitario e maestre volontarie.

Sono partiti da Rimini due pullman per 65 persone, alle sei e mezza del mattino ma qualche famiglia si è messa in movimento già da un’ora prima; il viaggio non è stato un peso poiché era l’inizio dell’avventura. È proseguito, con una seconda tappa a Forlì per raccogliere i partecipanti residenti più a nord, per più di tre ore e poter raggiungere il castello entro le 11.00 e dare così iniziò alla visita programmata.

Qui abili animatori hanno riportato tutti indietro nel tempo facendo entrare nel mondo della storia i bambini più grandi e della fiaba i più piccoli, e giù risate a crepapelle dei “veterani”, come venivano chiamati gli adulti e non solo come osservatori del divertimento dei bambini.

Il linguaggio medievale arcaico e vero dei personaggi, fatto di cavalieri e dame, ma anche fiabeschi come maghi, fate e streghe, avvolgeva tutti e ti faceva sentire partecipe di quel mondo dove non è mancato neppure l’Orco, con cui ingaggiare una dura battaglia dopo aver ricevuto l’investitura come cavalieri.

Una giornata all’insegna di suspense e divertimento, molto apprezzata dai bambini e dalle famiglie, interessante ed emozionante occasione da vivere insieme con leggerezza, per socializzare e favorire la creatività, l’autostima e l’autonomia, superare le paure e divertirsi.

Questo è proprio ciò che serve ai bambini che stanno affrontando la malattia oncoematologica e le pesanti terapie, anche dolorose che si rendono necessarie e che stanno vivendo questa fase della loro vita come separazione dagli amici con cui solo raramente possono condividere esperienze di gioco e divertimento.

La magica giornata invece, che i bambini, vestiti da cavalieri e accompagnati dal Cavaliere Bianco, hanno potuto vivere nel Parco delle Fiabe, dove hanno incontrato le Fate, i Folletti, gli Elfi, i Druidi, è stata una fantastica ed entusiasmante avventura. Combattendo contro orchi e streghe, si sono  divertiti moltissimo e almeno per questa giornata hanno potuto voltare le spalle alle difficoltà e ritrovare forza e positività.

Arop, riconfermando l’importante ruolo rivestito dall’associazione di volontariato, ha regalato così una giornata unica, indimenticabile, di gioco e divertimento tra i bambini, i loro genitori, il personale sanitario e le maestre volontarie: un vero toccasana per chi non ha ancora completato il percorso terapeutico per proseguire verso la guarigione e un modo per guardare con serenità al passato della malattia per chi ne è già uscito.

Maria Iole Pelliccioni