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Lo sport riminese piange Silvano Pagliarani, fondatore del San Martino in Riparotta

In foto: Silvano Pagliarani
Silvano Pagliarani
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 27 gen 2017 22:48 ~ ultimo agg. 23:06
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Ultime ore del mio 45esimo compleanno. È stato un compleanno un po’ particolare, iniziato con la sveglia alle 6 per la rassegna stampa e filato via senza un momento di pausa. Solitamente il 27 gennaio, “Giorno della Memoria”, la mia mente torna alla Shoah, uno dei punti più bassi della storia dell’umanità, e a quando insieme agli amici Giovanni Tonelli, direttore del settimanale “Il Ponte”, e Marco Colonna, operatore e regista, andammo in “pellegrinaggio” al campo di concentramento di Auschwitz. Perché non si può parlare di una semplice visita quando un’esperienza ti resterà dentro per sempre.

Oggi il mio pensiero ed il mio cuore sono vicini anche a quattro amici, che questa mattina hanno portato l’ultimo saluto al padre, spentosi mercoledì scorso, all’età di 75 anni, dopo aver lottato con una malattia che nel giro di pochi mesi lo ha portato via all’affetto dei suoi cari.

“Una persona retta e un uomo di fede”, queste le parole usate da don Danilo Manduchi, parroco di San Martino in Riparotta, per descrivere Silvano Pagliarani. Uomo di chiesa, cresciuto all’ombra del campanile ma che ha contribuito anche a farlo crescere quel campanile.

Anche il mondo dello sport riminese perde un personaggio importante perché Silvano è stato il fondatore della società sportiva pongistica San Martino in Riparotta, fatta nascere e crescere per dare ai giovani un’alternativa ad altre strade più pericolose. Una società che in pochi anni scalò le diverse categorie della Federazione Italiana Tennis Tavolo fino ad approdare in B2. Una categoria che San Martino in Riparotta non frequentò solo a causa degli insostenibili costi di trasferta, che avrebbero portato la squadra per ben sei volte in Puglia. Si dovette così ricominciare dall’ultima categoria. Silvano e gli altri dirigenti si rimboccarono le maniche e ripartirono. Oggi in quella società gioca il nipote di Silvano.