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Terrorismo e giornalismo

di Stefano Rossini   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
sab 24 dic 2016 11:07 ~ ultimo agg. 11:08
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Come sarà il 2017? Difficile fare previsioni, sarebbe già un traguardo essere tutti un po’ meno bestie. Perché è ovvio che siamo più felici e tranquilli se ci sentiamo sicuri, ma gioire della morte degli altri mi sembra un grande passo indietro per tutti.

Un Allahu akhbar prima di un’esplosione, mi fa paura quanto un Regalo di Natale il terrorista è morto. Di fronte a chi punta il dito sul terrorista, definendolo islamico nel tentativo di cercare un’analogia con tutti i musulmani, io preferisco le associazioni e i gruppi di persone che puntano sull’integrazione e che ci mostrano che siamo tutti vittime del terrorismo nello stesso modo. Anche gli stessi terroristi, ragazzi giovani plagiati da un’ideologia violenta.

 

In ogni caso, il terrorismo non è fatto solo di armi, dirottamenti ed esplosivi, ma anche di parole, e questi ne sono degli esempi perfetti: