Indietro
menu
Attualità Rimini

Asili. Giù le mani dalle scuole: che fine ha fatto l'esito del bando?

In foto: una manifestazione in piazza
una manifestazione in piazza
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 28 dic 2016 17:39
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Che fine ha fatto, a circa un mese dalla scadenza del bando, l’esito della gara di appalto per l’esternalizzazione della gestione di sei asili comunali? A chiederlo è il gruppo Giù le mani dalle scuole di Rimini che, in una nota, torna ad attaccare l’amministrazione. “Tutto tace, nessuno ne parla, nessuno risponde alle decine di famiglie che presto dovranno decidere in quali scuole d’infanzia iscrivere i propri figli” si legge “nessuno risponde a quelle famiglie che si chiedono a quale cooperativa saranno affidati i propri figli, con quali criteri saranno selezionate le insegnanti e quale esperienza avranno, quali progetti pedagogici saranno applicati e soprattutto quali garanzie di continuità potranno offrire aziende private con un turnover del personale ai massimi livelli.
Il Gruppo parla di “progetto di disgregazione dello stato sociale” e di “politici d’assalto, che ti sorridono dagli organi di stampa, mentre sottraggono risorse e diritti al territorio locale, convogliando consensi e interessi”.
Dopo aver ricordato tutte le mobilitazioni degli ultimi mesi a sostegno della scuola pubblica, il gruppo promette di proseguire la sua battaglia continuando “a spiegare ai cittadini quali futuro lavorativo state creando per i nostri figli, li preparate per la vita con un deserto educativo e formativo, quando poi saranno pronti a lavorare dopo anni di sacrifici il vostro modello economico offrirà un futuro precario a 900 euro al mese in qualche cooperativa da Voi scelta”.

La nota si chiude con il testo della lettera aperta pubblicata sui social da un insegante il giorno dello sciopero.

“Oggi in questo giorno speciale le mie colleghe con le confederazioni sindacali e le famiglie, manifestano il disappunto in riferimento alla scelta del Comune di Rimini di privatizzare le scuole e nidi d’infanzia. Io non posso essere con loro fisicamente ma affermo il mio sostegno.
Credo che insieme alle colleghe anziane e giovani, abbiamo dato in anni lontani, recenti, in corso,
un’affermazione di qualità, di cultura alla città, determinando anche un’identità alle nostre
scuole attraverso i tanti progetti: Progetto Natura, Progetto Atelier, Progetto Qualità, Progetti
Didattici che vengono ogni anno rinnovati per coinvolgere e preparare i bambini in un contesto
ricco di emozioni, ricerca creativa, narrativa, didattica, culturale, etica.
Un ringraziamento visto che sono a fine carriera lo rivolgo a tutte le persone che mi hanno dato la
possibilità di svolgere il mio lavoro con passione, interesse, rivolto al benessere dei bambini e delle
loro famiglie.
Un ringraziamento particolare al nostro storico direttore didattico Antonio Cialabrini che
purtroppo ci ha lasciati alcuni anni fa, il quale ci ha sempre aiutate lavorando nel vero senso
della parola con noi insegnanti, vorrei ricordare con stima anche uno dei pochi politici che ha
sostenuto a suo tempo nidi e scuole d’infanzia l’ex Assessore Aldo Mario Cappellini.
Un ringraziamento particolare a tutte le colleghe, e a chi collabora (sindacati, nonni, genitori,
politici) a sensibilizzare i nostri governanti e cittadinanza a pensare alle Scuole Pubbliche come
bene inderogabile della città, senza togliere valore alle Scuole Private ma “il pubblico dovrebbe
restare Pubblico”.
Facendo riferimento all’Assessore Attuale ai Servizi Educativi il quale afferma che
privatizzando le Scuole non cambierà niente, allora io chiedo, perché privatizzare?