Esternalizzazione servizi infanzia. Per Pecci (Lega) è questione di appoggi politici
Per la Lega Nord di Rimini la decisione di esternalizzare i servizi per l’infanzia altro non è che un’espressione del “sistema Rimini” dove l’Amministrazione cerca appoggio politico dalle cooperative. Il capogruppo Marzio Pecci non ha dubbi: “Smentita la motivazione che a Rimini non ci sono soldi – è sufficiente ricordare che l’amministrazione solo con le sanzioni degli autovelox ha incassato 16 milioni – appare chiaro come il Sindaco Gnassi sia prono al mondo delle cooperative”.
Per la Lega “l’educazione scolastica della prima infanzia, che deve invece essere – a nostro avviso – mantenuta dal comune, per garantire la qualità dei servizi che gruppi e cooperative non potrebbero assicurare, dato che oggi appaiono uguali alle società di capitali, alla ricerca del puro profitto”.
E ce n’è anche per i sindacati: “Appare strano come solo oggi tentino una protesta, peraltro flebile, per fingere di impedire le decisioni prese ed abbiano dolosamente taciuto sulla programmazione del progetto che, a dire il vero, faceva parte già del programma elettorale del 2011 del sindaco Gnassi”.
Uno schieramento “senza se e senza ma, con tutti quei genitori che si oppongono a siffatti progetti speculativi che comporteranno per le famiglie solo un aumento di costi in cambio di un peggioramento del servizio”.