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Attualità Rimini

Unione Ciechi: albergo rifiuta cliente perché con cane guida. Lisi: sarebbe vergognoso

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 30 ago 2016 14:36 ~ ultimo agg. 31 ago 16:06
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Un albergo di Rimini ha rifiutato la prenotazione di una persona cieca perché accompagnata dal suo cane guida. A denunciare questo episodio è l’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti (Uic), che ricorda come la legge affermi che ‘il cieco con il cane guida può entrare in tutti i luoghi aperti al pubblico’. Protagonista dell’episodio reso noto dall’Uic è una signora pugliese, Patrizia, che aveva chiesto all’albergo di Rimini la disponibilità di una stanza dal 28 al 31 agosto. L’addetto alle prenotazioni, che inizialmente aveva risposto positivamente, dopo aver appreso che la turista era accompagnata dal suo cane guida ha spiegato che la ‘politica aziendale’ rende impossibile accedere alla struttura con animali. A nulla è valso ricordare all’addetto la legge sui cani guida: l’uomo si è limitato a segnalare un altro albergo vicino. “Il cane guida – dichiara Mario Barbuto, presidente nazionale dell’Uic – è un vero compagno di libertà, sempre disponibile e pronto ad assecondare le necessità di autonomia e di mobilità. Purtroppo però, ancora oggi, troppo spesso non viene permesso al non vedente accompagnato dal cane guida di soggiornare in un albergo, entrare in un ristorante, prendere un taxi o utilizzare mezzi di trasporto pubblico, nonostante l’esistenza della legge, e il buon senso. Ogni rifiuto di questa nostra libertà – continua Barbuto – costituisce una violazione dei nostri diritti umani basilari. A questi diritti non potremo mai rinunciare ed è nostro dovere difenderli in ogni sede e con ogni mezzo”. (ANSA)

Mi auguro sia un equivoco e venga presto chiarito. Questo il commento del vicesindaco di Rimini Gloria Lisi alla notizia della denuncia dell’Unione Italiana Ciechi. Se così non fosse, prosegue la Lisi, si tratterebbe di un episodio molto grave, incivile e vergognoso e il comune si vedrebbe costretto ad intervenire con tutti i mezzi previsti dalla legge.

Questa la dichiarazione di Gloria Lisi:Mi auguro si tratti di un semplice, gigantesco equivoco che, come tale, dovrebbe essere chiarito immediatamente, magari con una bella lettera di scuse. Perché se così non fosse, e voglio ancora sottolineare il ‘se’, si tratterebbe di un episodio molto grave, del tutto fuori luogo e fuori scala rispetto a quella cultura dell’ospitalità assoluta, universale che la nostra terra ha sempre espresso, facendone una chiave per capire il mondo e per costruire un modello di sviluppo ultradecennale e capace di garantire ricchezza e prosperità. Proprio a Rimini, ricordo che la sezione provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha organizzato innumerevoli corsi di formazione per illustrare ai gestori delle strutture ricettive tutte le novità legislative, a partire dalla legge sui cani guida. Auspico che tutto si possa chiarire a stretto giro di posta. In caso contrario, il Comune di Rimini interverrà con tutti i mezzi previsti dalle leggi e dalle normative per riparare a un episodio incivile e vergognoso.”