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Lavoro Rimini

Due giorni di sciopero per i lavoratori TSS (ex Esa Software)

In foto: un logo di Esa
un logo di Esa
di Redazione   
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gio 30 giu 2016 16:41 ~ ultimo agg. 16:44
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I lavoratori della sede di Rimini di TSS S.p.A. (azienda che ingloba la ex ESA Software e che fa parte del gruppo TeamSystem di Pesaro) hanno indetto uno sciopero di due giorni per le giornate di venerdì 1 e lunedì 4 luglio. Lo annunciano la RSU della TSS e la FIOM CGIL di Rimini.
La mobilitazione è stata decisa dai lavoratori riuniti in assemblea oggi giovedì 30 giugno ed è motivata dalla chiusura della direzione aziendale a riconoscere un’indennità economica per i lavoratori che saranno trasferiti nelle prossime settimane a Pesaro e che a causa di questa scelta aziendale dovranno subire un aumento notevoli di costi.
“Dopo l’incontro del 14 giugno scorso – ricordano RSU e FIOM – nel quale era stato comunicato verbalmente dalla direzione aziendale il trasferimento della sede, le parti, su richiesta della RSU e delle OOSS organizzazioni sindacali, si sono incontrate nuovamente il 22 e il 28 giugno scorsi. Nel corso dell’ultimo incontro è arrivata alle organizzazioni sindacali la comunicazione ufficiale dello “spostamento integrale della sede di Rimini presso la nuova sede di Pesaro”, motivato “al fine di semplificare la struttura organizzativa riducendo il numero di sedi del Gruppo nonché di rendere più efficiente l’organizzazione del lavoro, coerentemente con le operazioni sin qui intraprese dalla Società”. Nella stessa comunicazione viene indicato anche che i primi trasferimenti avverranno “presumibilmente a partire dal 25 luglio 2016”.

L’azienda – proseguono RSU e FIOM – pur rendendosi disponibile ad aprire un tavolo di confronto per ascoltare le richieste dei lavoratori, sia in termini di disagi nella conciliazione quotidiana del tempo di vita e di lavoro, sia per abbassare i maggiori costi vivi derivanti dalla necessità di spostarsi quotidianamente nella città marchigiana, ha, negli incontri finora svolti, mostrato disponibilità a recepire positivamente solo alcuni aspetti organizzativi (orario flessibile, part-time, telelavoro, ecc.) mentre ha ribadito la chiusura per quanto riguarda l’aspetto economico”.
Conclude la nota: “Il riconoscimento di una indennità economica per molti lavoratori rappresenta non solo un aiuto ad alleviare i costi ma anche e soprattutto un riconoscimento del valore di chi lavora in TSS Rimini (dove viene sviluppato software installato e apprezzato da migliaia di clienti), nonché un investimento nelle persone, nella loro professionalità e di riflesso nella qualità del lavoro di tutto il gruppo. Il capitale di una azienda di informatica quale è TSS è rappresentato dalle persone, non certamente dall’hardware o dagli immobili, e la loro soddisfazione, che passa anche dall’aspetto economico e non solo organizzativo, è una condizione essenziale che dovrebbe superare anche le pure motivazioni di “contenimento dei costi” che sono state adottate dalla azienda.
Per questi motivi la chiusura dell’azienda a riconoscere un elemento economico ai lavoratori è stata accolta dagli stessi molto negativamente.

La volontà espressa ripetutamente dall’azienda di trovare un accordo per gestire al meglio e senza traumi il trasferimento e passaggio presso la nuova sede non può prescindere da questo aspetto”.