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Rimini Sanità

Vaccinazioni e rischi. Il Comilva replica al ministro Lorenzin

In foto: la Lorenzin a Rimini (Newsrimini.it)
la Lorenzin a  Rimini (Newsrimini.it)
di Redazione   
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dom 22 mag 2016 11:27 ~ ultimo agg. 11:30
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«Sui vaccini vi chiedo aiuto». E ai genitori “obiettori”: «Grandissimo egoismo a danno dei bambini» (Sole 24 Ore). Le dichiarazioni del ministro Beatrice Lorenzin a Rimini, città con una delle percentuali di vaccinazioni più basse, al convegno medico del FNOMCEO (tema poi ripreso anche alla conferenza stampa con il “Patto civico con Gnassi”) non sono piaciute al Comilva, il comitato per la libertà di vaccinazione che proprio a Rimini ha sede.

“Spesso, negli ultimi tempi – si legge in un intervento del Comilva – sentiamo dalla sua viva voce, e da quella di personalità che operano negli istituti sanitari più prestigiosi e da addetti ai lavori più o meno competenti, giudizi severissimi e colpevolizzanti verso i genitori che scelgono consapevolmente di non vaccinare i propri figli. Ben che vada queste persone sono definite “egoiste”. Ora, al di là delle sue convinzioni, basate probabilmente su informazioni che le arrivano da quella che viene definita “comunità scientifica”, lei, a nostro modesto avviso, dovrebbe cercare di comprendere e conoscere il fenomeno dell’obiezione per quello che è e non per “sentito dire”. La definizione di egoista (o peggio ancora …) che viene costantemente diffusa per descrivere i genitori che fanno questa scelta, è uno stereotipo che non ha nulla a che fare con la vera natura di queste persone”.

Al ministro, un invito al confronto: “Lei che governa l’istituzione sanitaria italiana ha l’obbligo (lei si) di confrontarsi apertamente con queste persone, ascoltarle e comprendere le vere motivazioni che sottendono a questa scelta. Noi che siamo più di 300, avremo certamente il piacere di incontrarla e passeggiare sotto braccio con lei e con i medici che lei ha incontrato e che incontrerà, per spiegare loro le ragioni della nostra scelta. Altri genitori, meno fortunati, potrebbero altresì raccontarvi la loro esperienza di vita vissuta con i loro figli danneggiati dalle vaccinazioni: noi crediamo fermamente che lei (come anche i medici), ascoltando questi racconti, ne trarrebbe un grande vantaggio per l’esercizio delle sue funzioni. Ne siamo convinti signor ministro, perché vede, il suo target di interlocutori non è tanto la “comunità scientifica” o una conferenza di ordini professionali, quanto piuttosto la cittadinanza, tutta la cittadinanza, non solo quella “obbediente”. Ostinarsi a non vedere, a non comprendere, ad affermare che i vaccini sono sicuri ed efficaci e che il danno da vaccino sostanzialmente non esista significa essere scollegati dalla realtà, quella realtà che può darle il vero riscontro del paradigma vaccinale di cui lei si è fatta paladino”.

Un riferimento alla campagne per le vaccinazioni obbligatorie a scuola: “È perfettamente inutile attuare misure di contenimento (peraltro oggi orientate su profili decisamente anticostituzionali, come ad esempio impedire l’accesso alle comunità infantili ai non vaccinati) o invitare i medici a “prendere sotto braccio i genitori” se manca l’ascolto e la comprensione verso queste persone. È perfettamente inutile dire loro che i vaccini “fanno solo che bene” se non si accertano correttamente e completamente gli episodi di reazione avversa: ne va della sua credibilità e di quella di tutti gli istituti sanitari, finanche di quella dei medici che promulgano queste istanze. Se ne renda conto, signor ministro”.