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Prendiamoci cura di me

di Silvia Sanchini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 21 mag 2016 08:20 ~ ultimo agg. 23 mag 11:26
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2 sessioni plenarie, 19 workshop, 60 relatori e più di 800 partecipanti provenienti da tutta Italia: questi i numeri del Convegno Erickson: “Prendiamoci cura di me – Pratiche e innovazioni in tutela dei minori” che si è svolto a Rimini il 13 e 14 maggio. Molti i temi trattati per ribadire alcuni principi fondamentali: mettere al centro i diritti di bambini e ragazzi, ascoltare le loro esigenze, aiutare le famiglie.

Tra i relatori principali anche Luigi Cancrini, psichiatra e psicoterapeuta, che si è concentrato nel suo intervento sugli effetti di un’infanzia dolorosa e infelice: “Il bambino che subisce maltrattamenti e abusi è un bambino che ha bisogno di aiuto. In primis va liberato dalla situazione di maltrattamento in cui si trova, intervenendo sulla famiglia o se necessario collocandolo presso una famiglia affidataria o una comunità. In secondo luogo è necessario un percorso psicoterapeutico con il bambino, che va ascoltato e aiutato a rielaborare il trauma che ha vissuto”.

Luigi Fadiga, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Emilia-Romagna è intervenuto chiaramente anche sulla recente proposta di sopprimere i Tribunali per i Minorenni: “Mi preoccupa il disegno di legge che prevede l’abolizione del Tribunale per i minorenni e l’istituzione di sezioni specializzate che dovrebbero prenderne il posto trattando insieme anche questioni quali separazioni, divorzi, materia patrimoniale familiare. Credo che questo rischi di comportare una situazione di minor tutela per le persone di minore età finendo per distogliere l’attenzione dei giudici dalle fasce più deboli”. Su questo tema è stata lanciata anche una petizione sul sito change.org che ha già superato le 8.000 firme (http://chn.ge/1suNhYr).

 

Nei workshop ampio spazio è stato dato anche ad esperienze pratiche e alla voce dei principali protagonisti degli interventi di tutela minorile: operatori del settore, famiglie e ragazzi stessi. L’Associazione Agevolando in particolare ha presentato dati di ricerca ed esperienze (come il progetto “Giovani per casa” e “La locanda dei buoni e dei cattivi”) ma ha soprattutto dato voce ai giovani care leavers che non hanno avuto dubbi nel rivolgersi agli operatori e alle famiglie affidatarie presenti: “Dateci tempo e fiducia, siate trasparenti con noi dicendoci sempre la verità su quello che ci sta accadendo, non guardate solo alle nostre difficoltà ma anche ai nostri punti di forza. E, soprattutto, amate il lavoro che fate perché avete davvero la possibilità di incidere sulla vita delle persone e di cambiarla in meglio”.

Il Convegno è stato promosso dal Centro Studi Erickson con la direzione scientifica di Fabio Folgheraiter e Maria Luisa Ranieri. Presenti anche diversi professionisti e operatori sociali riminesi. A conclusione del Convegno è stata proposta una Mozione contenente affermazioni di intenti e richieste (il testo completo della mozione si trova sul sito www.convegnominori.it).