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Uomini o zanzare?

In foto: Papa Bergoglio incontrerà i giovani per la Gmg
Papa Bergoglio incontrerà i giovani per la Gmg
di Mario Galasso   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 26 nov 2015 15:51
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Sul volo da Roma a Nairobi Papa Francesco ha salutato i giornalisti e ha risposto scherzosamente a chi gli parlava dei problemi di sicurezza.  L’inviata di Paris Match ha regalato al Papa uno spray antizanzare, ma è stato un altro giornalista, in coda all’aereo, a chiedere se fosse preoccupato per la sua sicurezza: «L’unica cosa che mi preoccupa – ha risposto sorridendo Bergoglio – sono le zanzare!». E ha accompagnato la frase mimando il gesto di spruzzare il repellente sulle braccia.

Dietro ad un gesto così semplice, vorrei dire banale, un’azione che ha fatto immediatamente il giro del mondo, c’è molto più di quello che possiamo immaginare. Non è stato un modo per sdrammatizzare, semplificare, ma un messaggio ben preciso: “il terrorismo nasce dalla paura”.
Il Papa lo ha dichiarato sin dal primo incontro avuto con le autorità del Kenya e il Corpo Diplomatico.
«Tutti gli uomini e le donne – ha detto – sono chiamati ad operare per la riconciliazione e la pace».
Affrontando il tema del terrore e della povertà ha spiegato che «l’esperienza dimostra che la violenza il conflitto e il terrorismo si alimentano con la paura e la sfiducia che nascono dalla povertà e dalla frustrazione».
Ha continuato affermando «c’è un chiaro legame tra la protezione della natura e l’edificazione di un ordine sociale giusto ed equo: non c’è rinnovamento del nostro rapporto con la natura senza un rinnovamento dell’umanità stessa».
Tutto è connesso, collegato e, se chi ricopre ruoli di responsabilità, ha il dovere di «operare con equità e trasparenza per il bene comune.» Ha proseguito Bergoglio «Vi chiedo in particolare di mostrare una genuina preoccupazione per i bisogni dei poveri, per le aspirazioni dei giovani e una giusta distribuzione delle risorse umane e naturali con le quali il creatore ha benedetto il vostro paese».

Nessuno di noi può e deve sentirsi esonerato, escluso: i nostri stili di vita hanno un forte impatto sull’ambiente in cui viviamo, sulla nostra “casa comune”. Non ci rendiamo realmente conto delle ricadute sociali, ambientali ed economiche che hanno i nostri comportamenti e del potere che ognuno di noi può esercitare sul mercato acquistando, o non acquistando, un prodotto, ad esempio.

Orientare i propri modo di agire verso una scelta etica, assumere atteggiamenti razionali rispetto al consumo di energia, pensare alle conseguenze ambientali che possono avere le nostre decisioni, i nostri piccoli gesti quotidiani, sono azioni concrete che ognuno di noi può effettuare per rendere migliore il nostro pianeta e permettere una vita dignitosa a tutti i suoi abitanti. Ognuno di noi nel suo piccolo può fare molto: non è necessario cambiare totalmente le nostre abitudini, ma fare più attenzione ai nostri gesti quotidiani, consapevoli che ogni modifica può servire a realizzare concretamente un mondo migliore per tutti.
Solo allora, finalmente, avremo più paura delle zanzare che degli uomini.