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Attualità Politica

Riordino istituzionale. Condivisi i criteri per la mobilità del personale provinciale

In foto: Emma Petitti
Emma Petitti
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
gio 8 ott 2015 19:37
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I criteri per la mobilità del personale delle province sono stati al centro dell’Osservatorio regionale che ha affrontato oggi il tema del riordino istituzionale. “Abbiamo condiviso i criteri per la mobilità del personale delle Province e avviata la costituzione delle Unità tecniche per l’attuazione della legge 13” ha commentato al termine della riunione l’assessore regionale al Bilancio e Riordino istituzionale Emma Petitti.

Nel dettaglio, l’Osservatorio ha fatto il punto sulle procedure di mobilità relative al personale delle Province e della Città metropolitana che si occupa delle funzioni oggetto della legge regionale 13/15 (come agricoltura, ambiente, lavoro e formazione). Si tratta di 1200 dipendenti sui 4000 totali. I criteri e i tempi per la mobilità saranno, nei prossimi giorni, al centro di un incontro dell’assessore Petitti con le organizzazioni sindacali.
Contemporaneamente, l’Osservatorio ha dato avvio alla costituzione delle “Unità tecniche di missione” che garantiranno il lavoro comune tra Regione ed Enti locali per dare concretezza alla legge 13, gestire e coordinare la fase di passaggio della riorganizzazione territoriale e avviare il progetto sperimentale di istituzione delle Aree vaste interprovinciali e della Città metropolitana di Bologna.

“Stiamo governando un passaggio importante nell’attuazione del progetto di riordino istituzionale – ha detto ancora l’assessore – garantendo i lavoratori delle Province, la continuità dei servizi per i cittadini (con attenzione a temi cruciali come l’ambiente, l’agricoltura, il lavoro e la formazione) e il trasferimento dei beni mobili e immobili dalle Province alla Regione, nell’ottica della semplificazione”.