Indietro
venerdì 26 aprile 2024
menu
Blog/Commenti Politica

Gnassi forever. Blog la bicicletta verde

In foto: Bonfiglio Mariotti
Bonfiglio Mariotti
di Bonfiglio Mariotti   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 26 apr 2015 15:52 ~ ultimo agg. 27 apr 17:49
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min Visualizzazioni 3.441
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Il sindaco, con la sua arroganza e il suo coraggio, sta trasformando questa città. In passato piu simile ad un suk arabo che ad una metropoli del nord dell’Italia e ancor meno d’Europa. Dopo decenni di commistione fra la speculazione immobiliare, dei cui vantaggi hanno usufruito quasi tutti compresi i rappresentanti delle grandi imprese del territorio, e le amministrazioni comunali, abbiamo un sindaco che sembra avere una visione realistica del territorio che amministra.

Andrea Gnassi non è solo un visionario che sogna il nord della Germania come tanti sostengono, ma è anche pragmatico ed ha capito che:

1) come dappertutto, il mercato immobiliare e’ crollato e a Rimini ci sono ben 8000 appartamenti di nuova costruzione invenduti oltre ad altrettanti sfitti, d’altra parte le imprese che li hanno costruiti non sono fallite per colpa del comune ma propria.

2) Il consumo del territorio è stato eccessivo.

3) Il sistema bancario riminese ha dilapidato, a causa proprio della contiguità con il settore immobiliare, almeno 2miliardi di euro negli ultimi 15 anni.

4) La propensione dei riminesi ad investire soldi propri è quasi pari a zero.

Non rimaneva che migliorare l’appeal e i servizi della città, per troppi anni lasciata nel degrado, rifacendo il sistema fognario, ripulendo e sistemando il centro storico, migliorando la viabilità con l’unico strumento possibile: le rotatorie, visto che gli spazi per le infrastrutture viarie sono spariti quasi interamente, quale effetto collaterale della riminizzazione.

Tutti ci siamo accorti che i tempi di percorrenza delle strade cittadine sono diminuiti sensibilmente. Il coraggio di rompere le uova nel paniere ai centri del potere economico che hanno sempre avuto il cuore a destra e il portafoglio a sinistra, lo spostamento del mercato ambulante dal centro storico e la realizzazione delle piste ciclabili del lungomare, antipasto della pedonalizzazione completa, hanno indubbiamente diminuito l’appeal del sindaco, come indica una indagine del Sole24 ore, di chi è direttamente toccato da questi cambiamenti.

Toccare le rendite di posizione, i famosi “diritti acquisiti”e il decisionismo che contraddistingue il primo cittadino ha scatenato una serie di reazioni che hanno portato alla costituzione di 4/5 nuove associazioni di cittadini che diverranno altrettante liste elettorali schierate contro l’attuale sindaco in aggiunta ai partiti ancora in vita.
E’ come se Gnassi fosse diventato anche un grande regista: incentivare la divisione fino alla frammentazione delle opposizioni, degli interessi particolari e spesso personali (anche se non è così per tutti) per arrivare a sfruttarne la predisposizione all’inciucio che ha permesso alla sinistra di governare per 60 anni.

Nonostante gli eccessi degli eventi festaioli, spesso fine a se stessi e troppo spesso portatori di disagi per turisti e riminesi (basta l’ultima maratona per rendersene conto) meglio un sindaco che ha le “visioni” piuttosto della presunzione degli ottimati di “raddrizzare le cose” .

E invece la regola prima della politica è la conquista del consenso sulla base di un’idea che sembra non avere nessuno. Sperando di essere smentiti perché gli interessi particolari, di parte, hanno sempre bisogno di essere rappresentati.