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Cronaca Rimini

Pallini contro bimbi delle elementari: sette denunce

In foto: La Polizia sul posto
La Polizia sul posto
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 4 mar 2015 13:37 ~ ultimo agg. 5 mar 16:33
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Alcuni alunni della scuola elementare di Gaiofana sono stati vittime  di un assurdo “tiro al bersaglio” a suon di pallini da parte di ragazzini armati di pistole a gas, del tipo di quelle per il softair. E’ avvenuto ieri durante la ricreazione intorno alle 11, i pallini sono stati sparati dal palazzo di una palazzina vicina. Una quindicina i bambini colpiti mentre si trovavano in cortile; per fortuna nessuno di loro si è fatto male.

La Polizia è subito intervenuta su segnalazione delle insegnanti. Gli agenti hanno individuato gli autori fermandoli quando ancora erano sul terrazzo. Sette le denunce; tre nei confronti di minorenni. La pistola col tappo rosso utilizzata è stata subito sequestrata.

I controlli successivi hanno premesso inoltre di trovare e sequestrare nella stanza di uno dei ragazzi svariate cartucce ad aria compressa, ancora piene, necessarie per il funzionamento della pistola, e tre pallini in plastica di colore giallo utilizzati come cartucce.

Un episodio che preoccupa, secondo il vicesindaco e assessore alla Scuola Gloria Lisi, perché denota che denota preoccupanti limiti culturali ed educativi.

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L’intervento del vicesindaco Gloria Lisi: 

“L’episodio che ha visto coinvolti gli alunni della scuola elementare di Gaiofana, vittime inconsapevoli di un “tiro al bersaglio” da parte di ragazzini armati di pistole a gas (di quelle utilizzate nel softair, repliche di quelle vere ma a pallini), mi lascia soprattutto addosso un senso di preoccupazione. Quello che agli occhi dei ragazzini coinvolti era evidentemente un passatempo, ma ha rischiato di trasformarsi a tutti gli effetti in qualcosa di ben più drammatico. Pur se non si sono registrate conseguenze fisiche sui piccoli scolari, resta inalterata e pesantissima la gravità del gesto in sé, che denota una pericolosa sottovalutazione dei rischi da parte dei ragazzini armati di repliche di armi. Esiste infatti un sottile limite tra la bravata, la marachella, e l’infrazione non solo della legge, ma anche delle più elementari regole del buon senso e della convivenza civile. Questo limite, nel caso specifico, caso è stato purtroppo superato.

È da sottolineare invece la pronta reazione delle docenti e del preside della scuola, che hanno immediatamente coinvolto la Polizia e affrontato nel migliore dei modi una situazione certamente inedita, potenzialmente molto pericolosa e comunque destabilizzante per bambini di quell’età.

Non voglio replicare in questa sede gli abusati richiami all’emergenza educativa, resta il fatto però che emerge negli autori del fatto un limite culturale ed educativo che mi preoccupa (sia come genitore che come amministratore pubblico), ripeto, aldilà dell’esito avuto dalla vicenda.”