ENAC: un disguido ma AiRiminum può lavorare. Sollecitate certificazioni
ENAC risponde alle accuse di non avere consegnato le chiavi di accesso ai locali aeroportuali dello scalo di Rimini alla società AiRiminum. Quanto riportato nella nota di AirRiminum secondo ENAC non corrisponde alla realtà dei fatti. Nella nota di ENAC, dove tra le righe ci sono anche accenni polemici, si fa un riferimento a ritardi nella consegna delle certificazioni da parte della società che si è aggiudicata la gestione dello scalo.
“Il disguido – recita la nota di ENAC – è stato causato essenzialmente da un passaggio di consegne che non si è svolto nel rispetto dei ruoli e delle competenze dei vari soggetti coinvolti, anche se, di fatto, i dipendenti di Airiminum sono ospitati, già da vari giorni, presso gli uffici dell’ENAC da cui possono continuare a svolgere con regolarità il proprio lavoro, così come è avvenuto anche nella giornata di ieri e come sta avvenendo oggi”.
ENAC sottolinea “che non sono imputabili al proprio operato, né a quello delle strutture centrali nè a quello delle strutture territoriali, i ritardi che starebbero impedendo alla società di operare al meglio ai fini di una riapertura dello scalo a breve. Nonostante i ripetuti solleciti dell’ENAC, infatti, la società Airiminum, alla data odierna, non ha ancora fornito all’Ente le evidenze tecnico-documentali previste dalla normativa vigente relative all’ottenimento delle attestazioni e certificazioni per la security e per l’handling, e non ha ancora presentato il piano di emergenza aeroportuale”.
Il Direttore Generale di ENAC Alessio Quaranta convocherà a breve l’Amministratore Unico della Airiminum, Leonardo Corbucci, per tracciare lo stato effettivo dell’iter tecnico-amministrativo richiesto alla società e verificare le previsioni temporali reali di riapertura dell’Aeroporto di Rimini.