Poste Italiane annuncia la chiusura di 53 uffici in regione, uno a Rimini
53 uffici prossimi alla chiusura e altri 34 coinvolti in processi di riorganizzazione. Il piano industriale annunciato da Poste Italiane si abbatterà come una scure sull’Emilia Romagna. La denuncia arriva dalla Slp Cisl che lo definisce “irricevibile” e annuncia, insieme alle altre sigle sindacali, l’avvio di una mobilitazione e la formale apertura di “un conflitto di lavoro contro l’azienda per la difesa dell’occupazione e dei servizi postali della regione”. Nel riminese si prevede la chiusura di un ufficio postale(probabilmente nel comune di Rimini) e la razionalizzazione di altri tre (nelle zone di periferia). Provvedimenti che, secondo i sindacati, non faranno che aggravare ulteriormente una situazione già insostenibile a causa degli organici insufficienti. Massimo Giungi della Cisl riminese, spiega che già sul territorio c’è una carenza di almeno dieci lavoratori. E il personale andato in pensione e non sostituito aggraverà la situazione specie in vista della prossima estate.
Ad essere maggiormente penalizzate saranno poi le zone di periferia e quelle disagiate che già devono fare i conti con il piano di consegna delle corrispondenze a giorni alterni.