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Attualità Rimini

Politica come servizio. Sindaco e Vescovo firmano carta Marvelli

In foto: L'atto della firma della carta "A. Marvelli"
L'atto della firma della carta
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 8 ott 2014 14:10 ~ ultimo agg. 9 ott 11:15
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Coerenza, servizio, gli ultimi tra le priorità. Sono tre degli otto punti della carta Marvelli, firmata ieri dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi e dal Vescovo Mons. Francesco Lambiasi al termine dell’incontro dedicato all’esperienza politica del beato riminese. Un impegno per tutti gli amministratori, sottoscritto dopo aver ascoltato testimonianze sulla stile politico, ancora attualissimo, dell’ingegner Marvelli, che fu assessore nella Rimini distrutta dalle bombe della seconda guerra mondiale. Per l’economista Stefano Zamagni il punto centrale del suo operato è stato vivere il dono come gratuità. “Non solo nella sfera privata – ha detto Zamagnima in quella pubblica. Un dono, oggi, che invece è stato relegato solo al privato. Bisogna che pubblico e privato procedano di pari passo. Togliere il dono della gratuità significa produrre Infelicità. Il secondo elemento vivo nel Marvelli era la laicità. Lui aveva inteso perfettamente la differenza tra laicità e laicismo. La prima porta ad uno stato imparziale, la seconda ad uno stato indifferente,  questa è la ragione di tanti mali di oggi. Il terzo aspetto è come ha vissuto la politica Marvelli.  Per Alberto la politica era il regno dei fini, che tendono al bene comune, nell’ultimo quarto di secolo, invece, la politica è diventata il regno dei mezzi. Ma così salta la democrazia”.

Per Fabio Zavatta, che come Marvelli ha ricoperto l’incarico di assessore ai lavori Pubblici ed è stato preside del liceo classico frequentato dal giovane Alberto, il beato riminese è stato sempre riferimento fondamentale. “In ogni ufficio in cui mi spostavo mi portavo sempre sottobraccio il quadro di Marvelli, per me è stato sempre un riferimento essenziale. Il Marvelli politico è l’uomo che anche in quel ruolo ha continuato ad essere e a fare quello che era prima: stava in mezzo alla gente, ai poveri, per cercare di lenire le loro sofferenze. Credo anche che ad un certo punto sia andato in crisi (Marvelli si è dimesso ad inizio 46 dal suo incarico di assessore) perché c’erano questioni insormontabili e che erano contrarie alla sua morale

 

L’incontro “Oggi il mio apostolato è questo” sarà trasmesso su IcaroTV (ch 91) Venerdì 10 Ottobre alle 22.20 circa, in una serata speciale dei giorni delle chiesa tutta dedicata a Marvelli.

In replica

Sabato 11 Ottobre ore 10.30
Mercoledì 15 Ottobre ore 21.00

 

La carta Marvelli