Indietro
menu
Economia Politica

Illuminazione pubblica, Giunta vuole rivedere contratto con Hera-luce

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
gio 16 ott 2014 16:43 ~ ultimo agg. 18:19
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

La Giunta di Riccione ha approvato un atto di indirizzo per l’ottimizzazione dei rapporti contrattuali con Hera-luce, in scadenza nel 2024, dando incarico agli uffici comunali di realizzare una verifica puntuale degli adempimenti contrattuali previsti e degli interventi di manutenzione sia realizzati che programmati, ma anche – spiega una nota – la ricerca di eventuali spazi di differenziazione dell’appalto di servizio per innescare un regime di concorrenza.

La delibera intende verificare se ci sono opportunità e soluzioni migliori che possano mitigare l’ordinario e generalizzato spegnimento programmato dell’illuminazione pubblica in una serie di vie, parchi e piste ciclabili dopo le 21 , approvato dalla precedente amministrazione. Spegnimento che – si legge – ai  fini del risparmio energetico non ha fin qui conseguito adeguati e soddisfacenti risultati, sia in termini economici che ambientali.

Attualmente – ricorda l’Amministrazione Comunale – con lo spegnimento notturno in alcune aree dei parchi cittadini e lungo alcune passeggiate e piste ciclabili si ottiene un risparmio complessivo di soli 40.000 euro l’anno su una bolletta di oltre 1.070.000 euro l’anno a cui si aggiunge la spesa a contratto insindacabile per la manutenzione ordinaria fissata, in via unica e forfettaria, in 800.000 euro circa, corrispondente ai 14.000 punti luce della città per un costo di 46 euro ciascuno.

L’Assessore all’Urbanistica Roberto Cesarini ritiene che “applicare oggi strategie di risparmio energetico, senza poter operare significativi risparmi sull’ottimizzazione e le condizioni contrattuali del servizio, sia un “non-senso”. Vogliamo perciò arrivare alla eventuale necessità di spegnere o limitare la luce dove non necessario, dopo aver vagliato ulteriori e più sensibili possibilità di risparmio. Sarebbe così molto più semplice ottenere nell’immediato futuro risparmi significativi della spesa corrente, così come si potrebbero mettere in campo politiche meno drastiche e più efficaci per la gestione dei singoli punti luce e per l’implementazione massiccia delle nuove tecnologie a Led in città”.