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Cronaca Rimini

In tre mesi ripresi 640 episodi di spaccio a Borgo Marina. 53 arresti

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mer 11 dic 2013 12:18 ~ ultimo agg. 00:00
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uno è stato chiuso per agevolazione dello spaccio, l’altro è sotto sequestro.
Un’operazione probabilmente senza precedenti per una Polizia Municipale che ha confermato come Borgo Marina fosse diventata una vera centrale dello spaccio.
43.200 ore complessivamente registrate dalle telecamere, 9.500 coi microfoni ambientali.
Oltre 470 i capi d’imputazione.
106 le persone fermate dopo avere acquistato droga, che spesso hanno rilasciato dichiarazioni.
In un caso, la droga sequestrata é risultata raschiatura del muro romano.
In tutto le ordinanze sono 53, di cui 51 in carcere, una ai domiciliari e un ordine di restrizione. Due i minorenni coinvolti. Tra gli arrestati non ci sono italiani. 35 erano tunisini e sette marocchini, due del Senegal, 4 del Bangladesh e, uno ciascuno, d’Egitto, Polonia, Pakistan, Romania, Palestina. Tre le donne.
Una trentina non era in regola col permesso di soggiorno. La Polizia Municipale ha usato anche uno scooter con un microfono nascosto parcheggiato in strada: gli spacciatori ci si sedevano spesso sopra e una volta ci è stato dimenticato anche un panetto.
Qualche personaggio fungeva da riferimento ma non c’era una vera organizzazione. L’attività è cominciata dalle dichiarazioni di alcuni tossicodipendenti. Dalle telecamere installate del Comune, poi implementare una volta ottenuto dalla Procura il via libera alle indagini, si è risaliti a spacciatori e alle modalità: in tre mesi sono stati ripresi 640 episodi di spaccio.
Spesso si utilizzavano corrieri che in bici facevano la spola tra spacciatori e acquirenti. Usavano anche dei minori per coprire le loro mosse, facevano finta di accompagnare bambini a prendere il gelato ma in realtà si spostavano nei luoghi dove la droga era imboscata. Anche durante una manifestazione dei centri sociali dei mesi scorsi si vedono spacciatori mescolarsi tra i partecipanti.
Spiega l’assessore Sadegholvaad: “Spesso erano i commercianti stranieri a denunciare la situazione. Non ritengo che la concentrazione sia nata per la moschea”. Anzi, in un filmato si vede una persona che esce dalla moschea per lamentarsi con gli spacciatori e per risposta viene minacciato con una bottiglia rotta.
Anche alcuni commercianti hanno lamentato di essere stati minacciati.
L’operazione “Kebab Connection” è stata coordinata dal procuratore della Repubblica Paolo Giovagnoli e dal pm Marino Cerioni.
Alle indagini ha collaborato anche la Polizia Provinciale. Gli arresti sono cominciati nelle prime ore di ieri e hanno visto l’utilizzo di 110 agenti e 30 mezzi. Due giorni fa uno si era già presentato spontaneamente, mentre ieri uno spacciatore è stato fermato in flagrante con un panetto di eroina da 500 gr.
Molti di loro dormivano in strutture abbandonate o barche nel porto canale.