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Politica Provincia

Lombardi su TRC: Rimini e Riccione si scavano la fossa da sole

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ven 15 mar 2013 13:42 ~ ultimo agg. 00:00
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La battaglia del PDL nasce in tempi non sospetti, chiarisce Lombardi: “L’abbiamo iniziata noi del PDL in tempi non sospetti e molto più difficili di quelli attuali correndo il rischio di apparire poco istituzionali, perché andavamo a Roma a chiedere di bloccare una procedura già avviata ed istruita, e poco attenti alle esigenze del territorio, perché ci raccontavano che il TRC era essenziale per la mobilità urbana.
In quegli anni non c’era il clima di oggi che consente ogni sberleffo alla politica e misura l’utilità di ogni euro pubblico. Allora si parlava di grandi opere di investimenti ingenti e di ricadute economiche importanti per il nostro territorio. Non era facile essere contro ed anche molti dei “rivoltosi” di oggi erano più distratti e meno propensi a stare al nostro fianco.
Ora il clima ed il contesto economico e politico è diverso, ma è grazie alla nostra azione di quegli anni che oggi possiamo ancora discutere”
.
Quanto all’atteggiamento dei comuni di Rimini e Riccione, “delle due l’una: o non avranno le risorse economiche per portare a compimento l’opera, o “impiccheranno” i loro bilanci per anni a questa iniziativa senza alcuna possibilità di fare altro.
Se il Sindaco Gnassi ci spiega che con i nuovi tagli ai Comuni è a rischio anche il teatro Galli, così come un intervento veloce sulle fogne, se Riccione introduce la tassa di soggiorno per pagare i dipendenti comunali ed i debiti del Palas, è evidente che le casse di questi comuni non sopporteranno a lungo lo stress a cui il TRC le sottopone”
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Conclusione: il TRC altro non è che un filobus che collega le due stazioni al costo di 120 milioni. E se si va avanti per non perdere i 12 già incassati, la scelta di Lombardi è chiara.