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Icaro Sport

I Pirati hanno scelto il pitcher di garauno: Andrew Baldwin

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mer 6 mar 2013 19:35 ~ ultimo agg. 00:00
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Viene dal Minnesota, e più precisamente da Duluth, il nuovo pitcher dei Pirati per la sfida riservata
ai lanciatori stranieri. A fare coppia in garauno con il confermato Enorbel Marquez in questa
stagione 2013 sarà infatti Andrew Scott Baldwin, pitcher destro di 30 anni (è nato il 20 ottobre
del 1982) che, in carriera, è arrivato fino al Triplo A, giocando per le organizzazioni di Philadelphia, Seattle e Minnesota.
Alto ben 195 centimetri per 97 chilogrammi di peso, il neo Pirata ha frequentato il college di
Oregon State dove, nel biennio 2003/04, ha chiuso la propria esperienza nel campionato NCAA con un record di 8 vinte, 6 perse e 5,73 di pgl in 99 inning di utilizzo.
Scelto poi nel 2004 dai Phillies, con la franchigia della Pennsylvania ha esordito nel medesimo anno nella formazione di Batavia, in A-, salendo sul monte in 15 occasioni (tutte da partente), con un bilancio di 4-6 e 5.17 di pgl in 71.1 riprese. Nella stagione successiva, dopo aver lanciato nella Florida Instructional League, Baldwin è stato così promosso in Singolo A e si è quindi trasferito a Lakewood, dove ha ottenuto 5 vittorie (a fronte di 12 sconfitte), con 4.77 di pgl e 100 strike out in ben 168 inning di utilizzo, risultando il pitcher più impiegato della South Atlantic League.
Nel 2006, un nuovo passo in avanti, con il neo riminese che ha difeso i colori dei Clearwater
Threshers, in A+: per Baldwin, 27 apparizioni sul monte (prime sette da partente, poi spostato a rilievo), con un record in perfetta parità (8-8) e 4.04 di pgl, il tutto condito da altri 100 “k”. La
trade con i Mariners lo ha quindi portato, nella medesima stagione, a vestire la casacca di Inland
Empire, sempre in A+, con il neo riminese che è salito sul monte in sole tre occasioni, tutte da
partente, buone comunque per ottenere un paio di vittorie e un piccolissimo 0.82 di media pgl.
Nel 2007, con West Tenn, Baldwin ha quindi esordito in Doppio A, lanciando ancora tantissimo
(166 riprese spalmate in 27 gare) e ottenendo un record di 5-12, con 4.23 punti mediamente
concessi e ben 115 strike out. Prestazione che gli è valsa, l’anno successivo, l’approdo in Triplo A,
e più precisamente tra le fila di Tacoma, formazione con cui il nativo del Minnesota ha raccolto la bellezza di 10 vittorie (e 5 sconfitte), con 4.75 di pgl e 87 strike out messi a segno in 147.2 inning di utilizzo. Impiegato sul mound per 30 gare (di cui 22 da partente), alla fine è risultato il terzo miglior pitcher della Pacific Coast League.
Nel 2009, sempre con i Rainiers, Baldwin ha invece ottenuto un bilancio di 6-11, con 4.57 di pgl e 103 strike out in 151.2 riprese, togliendosi pure la soddisfazione di lanciare un complete game shutout contro Round Rock, prestazione che gli ha fatto guadagnare il titolo di Pitcher of the Week della Lega. Un anno più tardi, all’ultimo campionato con Tacoma, il ruolino parla invece di 9 vittorie, 7 sconfitte e 4.90 di pgl in 32 apparizioni sul monte, di cui 15 da partente.
Terminata l’avventura con l’organizzazione dei Mariners, nel 2011 il neo Pirata si è quindi accasato con i Minnesota Twins, vestendo la casacca di Rochester, in International League (Triplo A): per Baldwin, ben 24 gare da partente (sulle 25 complessive disputate), con un record di 7-13, 5.51 di pgl e 107 “k” in 143.2 inning lanciati.
Lo scorso anno, infine, il neo riminese ha esordito nel Triplo A messicano, dividendosi tra gli Aguascalientes (3-2 il bilancio e 6.29 di pgl in 10 sfide da partente) e Saltillo (2-4 e 4.22 punti concessi in 74.2 riprese di utilizzo).
In totale, nelle nove stagioni trascorse tra i Pro, Baldwin può vantare un record di 61 vittorie e 81 sconfitte, con 4.68 di pgl e 871 strike out (a fronte di 288 basi ball) in oltre 1268 riprese lanciate, per un totale di 242 apparizioni sul monte, di cui 197 da partente.
Da vero “stakanovista” del monte qual è, poi, il neo Pirata è stato pure impegnato negli ultimi
anni nel campionato invernale del Venezuela. La prima apparizione risale al 2008 quando, con i
Cardenales, Baldwin ha ottenuto un bilancio in perfetta parità (2-2) in cinque gare da partente.
Due anni più tardi ha vestito invece la casacca dei Caribes de Anzoategui, risultando il miglior
pitcher della propria squadra nella stagione regolare con un record di 5-2 e 2.08 di pgl in 73.2 inning. Bene anche in semifinale (2-1 e 1.32 di pgl). Nel 2011, invece, sempre con la formazione di Anzoategui, il neo riminese ha ottenuto 5 vittorie, 3 sconfitte e 2.29 di pgl in 13 gare da partente, numeri pressoché confermati anche nel round robin (3-1 e 2.96). Durante quest’ultimo inverno, infine, dopo essere salito sul monte una prima volta a ottobre, Baldwin si è preso una pausa per un affaticamento ed è tornato a lanciare a fine dicembre, salvo poi comportarsi egregiamente nelle semifinali (1-0 e 1.69 di pgl in 10.2 riprese lanciate).

“E’ un lanciatore che fa del controllo e del sinker le proprie armi migliori – commenta Chris
Catanoso – e i nostri scout, che lo hanno visto lanciare, ce ne hanno parlato molto bene. In
quest’ultimo inverno Baldwin ha deciso di fermarsi perché durante il campionato messicano era stato utilizzato per oltre 133 riprese e si sentiva affaticato. Per quanto riguarda le sue condizioni
fisiche, non siamo affatto preoccupati, anzi siamo certi che stia bene. In questo senso, il fatto che
nei play off sia tornato a lanciare ai propri livelli rappresenta una garanzia. Partente o rilievo? La nostra idea è che possa essere il nostro partente ma, avendo a disposizione per garauno anche un pitcher come Marquez, sappiamo di poter cambiare le nostre strategie settimana per settimana a seconda delle esigenze e delle caratteristiche degli avversari”.