Riprendono i voli aerei. Al Fellini si contano i danni dello stop

Ma restano ancora chiusi gli aeroporti del nord Europa, per i quali si dovranno attendere le decisioni delle locali autorità per l’aviazione civile.
Una soluzione frutto anche delle decisioni, nella notte, dell’organismo internazionale per la sicurezza del volo Eurocontrol, che ha deciso di dividere l’Europa in più zone, a seconda della situazione della nube di cenere vulcanica nei cieli.

Dunque si aprono scenari nuovi anche per il Fellini di Rimini, dove per alcuni viaggiatori che dovevano partire da Rimini, si era trovata la soluzione di dirottarli sugli aeroporti di Bari o Napoli.

E intanto si contano i danni portati dalla nube: quelli diretti – i diritti aeroportuali – sono di circa 50mila euro. Danni che hanno arrestato la ripresa dei mesi scorsi rispetto allo stesso periodo del 2009. Tra gennaio e febbraio-marzo, l’aumento rispetto al 2009 si era attestato al 50-55%. Ad aprile il traffico al Fellini era arrivato a un 138% in più rispetto ad aprile 2009. Dati che fanno azzardare una previsione al presidente di Aeradria Massimo Masini: “Se di qui in avanti non interverranno altri fattori imprevedibili come la nube, l’obiettivo che ci poniamo è superare quest’anno i 500mila passeggeri, soprattutto grazie alla ripresa del mercato russo”.

Oggi pomeriggio i vertici di Aeradria parteciperanno a una riunione di Assoaeroporti a Bologna in cui esporranno le loro proposte su come far rientrare gli aeroporti dai danni causati dallo stop ai voli. Mentre in alcuni grandi aeroporti si sta ricorrendo alla cassaintegrazione, ai dipendenti del Fellini si sta facendo usufruire di ferie e permessi. Ad Assoaeroporti il Fellini chiederà di intervenire sui costi e non con rincari ai passeggeri: ad esempio con sgravi sui canoni di concessione.

(NewsRimini.it)

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