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Riccione

Premio Riccione per il Teatro: trionfa dopo 20 anni Ugo Chiti

In foto: Dopo 20 anni ad aggiudicarsi il Premio di scrittura teatrale Riccione per il Teatro è stato Ugo Chiti per Le conversazioni di Anna K, testo ispirato a Le metamorfosi di Kafka.
Dopo 20 anni ad aggiudicarsi il Premio di scrittura teatrale Riccione per il Teatro è stato Ugo Chiti per Le conversazioni di Anna K, testo ispirato a Le metamorfosi di Kafka.
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lun 2 lug 2007 09:24 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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La serata conclusiva dell’appuntamento, condotta da Gioele Dix si è svolta sabato e ha visto la premiazioni anche di Mimmo Borrelli, a cui è stato assegnato il premio Tondelli per i giovani, e Dacia Maraini, col premio Marisa Fabbri per un opera dal particolare linguaggio poetico.

Tutti i premiati:
Premio Speciale della Giuria “Bignami/Quondamatteo” (ideatori del Premio) ex aequo a Roberto Cavosi con Antonio e Cleopatra alle corse  e Sergio Pierattini con Un mondo perfetto. Cavosi è nato a Merano nel 1959; diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, come attore viene diretto da Ronconi, Squarzina, Trionfo, Fabbri e Risi. I suoi lavori vengono messi in scena tra gli altri da Patrick Rossi Gastaldi, Ennio Coltorti, Antonio Calenda, Piero Maccarinelli, Antonio Sixty, Sergio Fantoni. Cavosi, che è anche autore radiofonico e televisivo, ha vinto il Premio Idi nel 1993, e nel 2001 il Premio Riccione con Bellissima Maria.
Sergio Pierattini, giornalista, attore e autore teatrale è nato a Sondrio nel 1958; anch’egli diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica e anch’egli attore (Mazzacurati, Chiti, Monicelli, Francesca Archibugi)., ha ricevuto nel 2006 il Flaiano per Il raggio bianco.
Il Premio Marisa Fabbri (destinato a indicare un’opera particolarmente impegnata nella ricerca di un linguaggio aperto e poetico) è stato assegnato a Dacia Maraini – Notarbartolo, un uomo giusto. La Maraini, scrittrice, poetessa e critica conosciutissima, ha fondato nel ’73 il Teatro della Maddalena, gestito e diretto da donne. Numerosissimi i premi vinti sia per l’opera letteraria che per quella drammatica, tra cui anche il Premio Riccione. 
Il premio di produzione di 30.000 euro per concorso alle spese di allestimento sarà assegnato al progetto indicato dall’autore vincitore.
Le segnalazioni della giuria sono state attribuite a Mimmo Sorrentino (Ave Maria per una gatta morta) ed Enzo Moscato (Del falso biondo-ariano di frau Edda Morsicano)
Sorrentino, drammaturgo e regista, fa scaturire la sua pratica teatrale da un metodo proprio delle scienze sociali: l’”osservazione partecipata”. Nella sua ricerca, iniziata alla fine degli anni 80, ha coinvolto attori, studenti, disabili, tossicodipendenti in recupero, alcolisti, anziani, extracomunitari, abitanti delle periferie del nord Italia. I suoi lavori sono stati presentati in teatri, università e centri di ricerca.
Moscato, napoletano, 60 anni, è attore, autore e regista teatrale; ha scritto e interpretato spettacoli di grande invenzione stilistica e scenica. Tra i riconoscimenti ricevuti il Premio Riccione Ater 1985 con Pièce Noir, il Premio Ubu 1988 e 1994, il Biglietto d’Oro Agis 1991, il Premio Franco Carmelo Greco nel 2004. Ha tradotto in italiano per la scena testi come Arancia Meccanica, Ubu re, Tartufo. Ha al suo attivo anche due cd come chansonnier. Ha lavorato e lavora anche per il cinema.
Infine, il Premio Aldo Trionfo è andato a EGUMTEATRO. La compagnia (nata a Milano nel ’94 e trasferitasi in toscana nel ’98) organizza seminari per attori professionisti, realizza spettacoli con gruppi   dialettali, con gli allievi delle scuole elementari e con gli ex lungo-degenti dei servizi psichiatrici, oltre a dare vita  a  Quaderni di Teatro  con interviste inedite ad importanti registi europei. Nel 1998 ha vinto il premio “G. Bertolucci” per le giovani compagnie. Dal  2002 cura la direzione artistica di Amiata Festival – festival di arti popolari che si svolge in agosto nei Comuni dell’Amiata senese. Nel 2005 ha vinto il premio “Lo straniero” per la sezione teatro.  Il premio Aldo Trionfo è riservato a quei  teatranti (artisti della scena o della pagina, singoli o gruppi, studiosi o tecnici) che si siano distinti nel conciliare gli opposti, coniugando la tradizione con la ricerca. 
La giuria del Premio è composta da Franco Quadri (presidente), Roberto Andò, Anna Bonaiuto, Sergio Colomba, Luca Doninelli, Edoardo Erba, Maria Grazia Gregori, Renata Molinari, Renato Palazzi, Ottavia Piccolo, Giorgio Pressburger, Luca Ronconi, Renzo Tian.