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Rimini

Ricevuto pubblichiamo: il comitato 'Rimini sud' sul piano di via Flaminia

In foto: Ferragosto si sa è notoriamente un periodo di acutizzazioni, quindi non vogliatecene per questo ultimo messaggio sull' iter per l'approvazione del piano integrato di via Flaminia, ma ci preme riflettere insieme su alcuni comportamenti di questa vicenda, nella speranza forse, che a bilie ferme qualcuno riprenda coscenza.
Ferragosto si sa è notoriamente un periodo di acutizzazioni, quindi non vogliatecene per questo ultimo messaggio sull' iter per l'approvazione del piano integrato di via Flaminia, ma ci preme riflettere insieme su alcuni comportamenti di questa vicenda, nella speranza forse, che a bilie ferme qualcuno riprenda coscenza.
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mer 14 ago 2002 18:30 ~ ultimo agg. 00:00
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Cominceremo con il comportamento di quei consiglieri che hanno partecipato alle sedute delle commissioni e in consiglio comunale in uno stato di scarsa attenzione, e pur trovandosi di fronte a esplicite richieste sottoscritte da oltre mille firme, non hanno sentito il dovere di andare a fondo, di interrogarsi, preferendo nascondersi dietro il consigliere Lugaresi, veramente abile nel girare la carte in tavola,con le seguenti affermazioni, che gli contestiamo:
-1°che nessun piano era stato tanto vivisezionato come questo.
Due sedute di commissione prima dell’ adozione, di cui una persa per le fotocopie di convenzione mancanti e tre sedute per le osservazioni di cui 1 di rapida e superficiale illustrazione e 1 per l’osservazione Sesta “sviscerata” solo per paura di vedersi invalidare la delibera, non hanno approfondito un bel niente, tanto meno le nostre Osservazioni, che si sono viste saltare completamente le prime 10 pagine.
Di fronte a tanti cittadini che richiedevano una revisone più equa del piano, non sarebbe caduto il mondo se almeno si fosse tentato di apportargli delle modifiche. Quanto le conferenze dei servizi sono di natura meramente tecnica e riquardano un altro livello.
-2° che è stata la maggioranza a voler imporre il Pin.
Vi informiamo che le previsioni di PRG per le grandi superfici di vendita non sono sufficienti e che è la legge regionale 14/99 che impone un Piano Attuativo, proprio per prevedere nella convenzione quei correttivi infrastruturali tali che un’ Area integrata di livello superiore richiede. Che poi sia stato utilizzato il PIN come strumento attuativo in maniera totalmente inadeguata e arbitraria sono cose che la dicono lunga sulla competenza dei nostri amministratori e sulla loro incapacità di una contrattazione politica in grado di offrire reali vantaggi alla collettività.
-3°Quanto alla Lefin che avrebbe dato in misura doppia agli standar richiesti, è un’ altra “inesattezza”, intanto perchè non si tratta di verde , ma di parcheggi in misura doppia a quanto richiesto, si dalla legge 47 che tra l’altro sarà rimasta in vigore solo nel nostro comune, ma in misura esatta per quanto richiesto dalla legge 14/99. Diciamo che è l’ unica volta che in tutto il programma viene tenuta in considerazione la normativa sulle grandi strutture di vendita.
Quanto ai vantaggi apportati alla città sulle dotazioni infrastrutturali, senza entrare nel merito della discutibilità delle opere scelte, ribadiamo che il 30% sulle condotte a carico dell’ Iper è troppo scarso perchè è certamente la struttura più avanzata in area urbana e più lontana dall’ Ausa, come il 50% dello svincolo che è stato ampliato oltre le previsioni di PRG solo a vantaggio della struttura commerciale.
-4°Monetizzazioni contestate come se 4 o 5 miliardi di lire di differenza siano marginali , rimandiamo all’ allegato che offre un quadro economico di quanto ci costerà realmente questo piano integrato. Vanno aggiunti nel conto il danno che deriva ai cittadini dalla mancata integrazione di quelle aree limitrofe adibite ad attrezzature e servizi per opere di urbanizzazione secondaria, il cui reperimento è saltato a data e soldi da definirsi , mentre la variante sud apporterà un’ ulteriore speculazione su quella fetta di territorio. Quelle aree a verde attrezzato e ad edilizia scolastica, limitrofe al piano integrato in questione dovevano essere parte integrante dello stesso programma.

Su questi punti potete rintracciare le basi del nostro comportamento che è stato deriso come “lodevole accanimento”, ma noi e le nostre famiglie ne saremo completamente investiti e per chi crede nelle istituzioni valeva la pena tentare.
Alla luce di quanto esposto, le lodi dell’ assessore all’ Urbanistica verso la coerenza di alcuni partiti e alla tenuta della maggioranza, ci indicano solamente come la convenienza politica generi corruzzione morale e pensiamo a quale doppia censura si deve essere sottoposti, per richiamare l’ adesione ad un programma elettorale che affermava di voler bandire i Programmi integrati e l’ Urbanistica contrattata e di voler procedere sulle linee di sostenibilità ambientale di Agenda XXI.
La maggioranza in questo caso ha solo voluto dimostrare di volare basso, di non saper coniugare sviluppo e sostenibilità ambientale, la più importante delle sfide per il nostro futuro.
Sinceramente ognuno se la vedrà con la sua coscenza, ma a quanti si sentono di non aver fatto fino in fondo il loro dovere, consigliamo di approfondire, ora comunque la vicenda e magari offrire ad Emergency i gettoni di presenza mal guadagnati.
In conclusione ci rammarichiamo solamente di dover dare ragione a quanti, ormai disincantati dalle istituzioni , ci hanno solo invitato a rinunciare, evitando di perdere tempo. Noi nel nostro “furore democratico e partecipativo”, biasimiamo più di ogni altro, proprio questo atteggiamento ormai molto diffuso, sulle cui cause lasciamo a ciascuno la sua “interpretazione multifattoriale”, ma sulle cui conseguenze abissali non abbiamo dubbi.

Orietta Fabbri

Comitato Rimini Sud