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Marche

Il Vittoria di Pennabilli chiude con un'Aida tragicomica

In foto: Con "L'Aida ovvero Tragicomiche egitto-padane" della Compagnia "Rosaspina. Un teatro" si conclude venerdì alle 21.15 la seconda stagione di prosa e musica del Teatro Vittoria di Pennabilli. La scheda dello spettacolo:
www.montefeltro.net/teatrovittoria
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mar 7 mag 2002 00:00
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Questa “Aida”, messa in scena per la prima volta a Bibiano, in occasione del Carnevale del 1897, è uno dei numerosissimi testi che venivano allestiti nei teatri di paese e nelle stalle dell’Emilia dalla prima metà del secolo scorso fino al 1947 circa. Testi recitati da contadini, braccianti, e piccoli artigiani, che prendevano spesso spunto da romanzi storici e d’appendice, da fiabe e dal melodramma, assumendo caratteristiche drammaturgiche originali.
A scriverli, recitarli, dirigerli e organizzarli era la stessa gente che assisteva poi allo spettacolo: pubblico e attori erano parte della stessa “etnia” che per mezzo di questi spettacoli ribadiva regole e principi della comunità. Il teatro contadino però non si limitava a questo: prendeva apertamente posizione su ciò che accadeva sia all’interno della comunità che al suo esterno quando era coinvolta direttamente.

Attraverso i caratteri della parodia e del racconto favolistico e grottesco, ne “L’Aida ovvero Tragicomiche egitto-padane” scorrono le vicende di Aida e Radames e quelle dei contadini emiliani Tibicinci e Scanapolastri che, nell’estate del 1895, sospendono la trebbiatura, chiamati alla guerra contro i “barbari” etiopi. Permeano lo spettacoli i temi del conflitto bellico come inutile sacrificio dei popoli; della logica e degli inganni del potere; della forza ibridante e sregolata dell’amore e del sogno anarchico del ribaltamento dell’Ordine.

Il racconto, che cambia e risolve il finale del dramma verdiano, si articola in un continuo e vicendevole rimando tra la storia della bella schiava e quella della nostrana spedizione di conquista, intrecciando brani tratti dalla versione in prosa di Armando Dominicis con le voci “basse” dei contadini di Anselmo Alvisi, senza l’imbalsamata gravità versificatoria del libretto di Ghislanzoni.

Verdi resta sullo sfondo, ma naturalmente resta: le sue melodie, a frammenti e sprazzi, sono affidate ad una trascrizione per pianola meccanica, su cui si incastonano dal vivo, le divagazioni della chitarra e della fisarmonica.

L’AIDA ovvero Tragicomiche egitto-padane
dal testo inedito di Anselmo Alvisi (1897) e da “Aida. La bella schiava etiope” di Armando Dominicis.
Regia, scena, costumi di Angelo Generali
Con Aurelia Camporesi, Angelo Generali, Giovanni Sarti, Massimiliano Sassi, Delfio Plantemoli
Consulenza storica e drammaturgica Remo Melloni – Drammaturgia Aurelia Camporesi, Angelo Generali – Registrazioni “per pianola meccanica” da “Aida” di Giuseppe Verdi Enrico Arias –
Trascrizioni per chitarra e fisarmonica da “Aida” di Giuseppe Verdi ed esecuzioni dal vivo Delfio Plantemoli – Aiuto regia Aurelia Camporesi
Produzione “Rosaspina. Un teatro”, ERT Emilia Romagna Teatro, Santarcangelo dei Teatri.

Teatro Vittoria di Pennabilli (Pesaro e Urbino)
VENERDI’ 10 MAGGIO 2002
Inizio spettacolo ore 21.15 / Ingresso € 12,92 (ridotti fino a 26 anni e oltre i 65, € 10,33)
Stagione teatrale realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile in Rete, il Comune di Pennabilli, la Comunità Montana Alta Valmarecchia e il contributo della Provincia di Pesaro e Urbino, Assessorato Beni e Attività Culturali.

Prevendita e informazioni:
Pennabilli Chiama srl – P.zza V. Emanuele II 21 – PENNABILLI – Tel/fax 0541910047