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Riccione

Cinema: il programma di 'Riccione, cinema d'autore'

In foto: Da "The believer", vincitore del Sundance Festival 2001, a "No man’s land", Palma per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes. L’assessorato alla cultura di Riccione propone dal 14 marzo al 18 aprile "Riccione cinema d’autore", un ciclo di film d’essai al cinema Odeon di viale Corridoni:
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lun 11 mar 2002 21:22 ~ ultimo agg. 00:00
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l’iniziativa nasce anche dalla volontà di promuovere la conoscenza di registi di nicchia tra un pubblico più ampio di quello tradizionalmente legato ai circuiti d’essai. Tra i film proposti ci sono dunque opere di autori poco conosciuti al grande pubblico ma anche di registi già affermati che per stile narrativo o temi che affrontano restano maggiormente ancorati alla produzione cinematografica indipendente.

Il primo appuntamento, giovedì 14 marzo, è con “The believer”, dello statunitense Henry Bean, vincitore dell’edizione 2001 del Sundance. Il regista, con stile secco e realistico, racconta il conflitto di un ebreo neonazista in lotta con le proprie radici e la propria fede. Giovedì 21 marzo sarà proiettato “Le biciclette di Pechino”, con il quale Wang Xiaoshuai ha vinto il premio della giuria all’ultimo festival di Berlino.
Il regista racconta la Cina, senza retorica e compiacenza, attraverso la storia di un adolescente al quale viene rubata la bicicletta che gli è stata data dall’agenzia di recapiti per cui lavora. Il ciclo prosegue con “Pauline & Paulette”, del belga Lieven Debrawuer (giovedì 28 marzo), lieve e commovente rappresentazione della difficoltà della società di oggi di accettare la vecchiaia e il disagio mentale.

L’appuntamento del 4 aprile è con un maestro del cinema di denuncia che ha costruito tutto il proprio percorso cinematografico sulla descrizione della Gran Bretagna operaia. Si tratta dell’inglese Ken Loach, del quale è proposto “Paul, Mick e agli altri”, che descrive con amara ironia le condizioni di lavoro degli sterratori delle ferrovie.
L’11 aprile sarà proiettato il film con il quale il bosniaco Danis Tanovic ha vinto la Palma a Cannes per la miglior sceneggiatura: “No man’s land”, testimonianza drammatica sul conflitto serbo-bosniaco che mette in luce la vacuità e l’assurdità di tutte le guerre seguendo le vicende di tre soldati. L’ultimo appuntamento, il 18 aprile, è con “Capitani d’aprile”, della portoghese Maria de Meredois. La regista ricostruisce la rivoluzione portoghese che nel 1974 riportò la democrazia nel Paese, attraverso la storia di un gruppo di sottufficiali e dello scatto d’orgoglio che li portò a disobbedire ai vertici militari per restituire al popolo la libertà di manifestare liberamente il pensiero.

L’inizio delle proiezioni (spettacolo unico) è previsto alle ore 21.30 e il prezzo del biglietto d’ingresso è di 5 euro.
Per informazioni: tel. 0541 608283