A San Mauro manca il sangue, Comune e AVIS scrivono ai giovani

nei prossimi giorni tutti i ragazzi/e di San Mauro Pascoli nati dal 1972 al 1983 (circa 1600 persone) riceveranno a casa una lettera a firma del Sindaco e del Presidente dell’associazione di volontariato locale, per incentivare i giovani a donare il sangue.
Obiettivo della breve missiva: sensibilizzare la fascia più “fresca” del comune a un gesto gratuito che non comporta particolare fatica, e che anzi è a beneficio sia di chi dona (per i controlli medici a cui si è sottoposti) sia di chi riceve.

Lo scorso anno la sezione Avis di San Mauro Pascoli ha registrato 525 donazioni complessive, evidenziando una crescita di 31 donazioni in più rispetto all’anno precedente, portando i numeri ai livelli del ’99 quando 535 furono le donazioni. In aumento anche i donatori passati dai 211 del Duemila ai 224 dello scorso anno.
Numeri in crescita, insomma, per la sezione Avis sammaurese, inseriti però in un quadro che regista una carenza di sangue (soprattutto nei mesi estivi) nel territorio provinciale. Lo scorso anno complessivamente 19.508 sono state le unità di sangue, donate da 9.794 donatori nella Provincia di Forlì-Cesena; un numero considerevole ma non sufficiente a far fronte a tutte le richieste.
Ecco allora l’iniziativa in atto tra Avis sammaurese e Comune. “Donare sangue significa aiutare le persone in difficoltà a ritrovare la salute persa – è scritto nel finale della lettera inviata ai ragazzi – e affidarsi ad un sistema di controlli e informazioni preziosi anche per la tua salute. I controlli rigorosi a cui è sottoposto il donatore fanno sì che il sangue raccolto in Italia sia di grandissima affidabilità. Ma purtroppo è insufficiente. È necessaria quindi la Tua collaborazione il Tuo aiuto”.