Vendita reti SGR. 5 Stelle chiede sospensione aggiudicazione definitiva
Presupponendo la buona fede degli amministratori riminesi, il 5 Stelle sente aria di svendita a 8 milioni invece dei 17 “da valore di perizia”: L’Amministrazione, ricorda una nota, “ha sempre detto che si vede costretta a vendere le reti di Servizi Città Spa (50,50% Comune, 49,50% SGR), unica realtà partecipata che produce effettivo reddito, a causa dei problemi economici definiti dal periodo di crisi”.
“Comprendiamo l’esigenza di liquidità, ma è proprio questa che mal si concilia con un bando di gara con “procedura ristretta”, ossia una procedura alla quale : “ogni operatore economico può chiedere di partecipare e in cui possono presentare un’offerta soltanto gli operatori economici invitati dalle stazioni appaltanti, con le modalità stabilite dal presente codice”
Se è vero – prosegue la nota – che il bisogno effettivo sono le risorse economiche derivanti dalla vendita delle reti perché non si è proceduto ad una procedura aperta che permettesse a chiunque di partecipare?
A chi pensasse che l’assegnazione sia già conclusa con la sola offerta della Società Gas Rimini ricordiamo che il comma 3 dell’art. 81 del Dlgs 163-2006 rubricato: “Criteri di selezione delle offerte e verifica delle offerte anormalmente basse” stabilisce : “Le stazioni appaltanti possono decidere di non procedere all’aggiudicazione se nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all’oggetto del contratto”
“E’ vero che Servizi Città Spa non è stata costituita tramite gara e secondo il Decreto Letta, la Legge Marzano e il successivo “Milleproroghe” deve essere venduta entro il 2015, ma è vero anche che i provvedimenti sopracitati prevedono più che altro la cessazione anticipata degli affidamenti e dunque il Comune di Rimini avrebbe potuto tranquillamente comprare la parte di SGR”.
Il Movimento 5 Stelle, che ha presentato una proposta di delibera firmata dai propri tre consiglieri, chiede che a decidere sia il Consiglio Comunale.












