Vadim Piccione. La Procura riapre il caso sulla morte del giovane
Una morte a cui un genitore non si può rassegnare. Da oltre 4 anni, da quella tragica notte rosa del 2012, Giuseppe Piccione non si è dato pace e, finalmente, la sua richiesta di riaprire il caso sulla morte del figlio è stata accolta. Vadim era stato trovato senza vita nel canale del Marano a Riccione, all’alba di quella notte di festa in Riviera. Il magistrato ha deciso di aprire un nuovo fascicolo dopo che una nuova perizia medico legale voluta dalla famiglia, esclude che il ragazzo possa essere morto per annegamento.
Questo anche a fronte di un’autopsia che a quel tempo non aveva dato risposte certe, visto che il corpo era in forte stato di decomposizione, a causa anche di una decisione presa da un necroforo dell’obitorio che aveva rinviato il cadavere al cimitero, rendendo così ancora più complesso l’esame autoptico. L’uomo era stato condannato a sei mesi per omissione di atti d’ufficio.












