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Vaccinazioni obbligatorie. La Regione chiarisce le modalità

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 12 Gen 2017 19:22 ~ ultimo agg. 20 Mag 00:57
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Oggi in Regione c’è stato un incontro con i Comuni per condividere le linee applicative della nuova norma regionale sul sistema dei servizi educativi per la prima infanzia alla luce della recente riforma normativa che introduce obbligo vaccinale nei servizi 0-3 anni. Destinatari sono i bimbi che, a partire dall’anno educativo 2017-2018, frequenteranno non solo gli asili nido, ma anche i servizi integrativi al nido e i servizi ricreativi, sia pubblici che privati. Per ottenere la certificazione, e quindi l’accesso ai servizi educativi, sarà necessario che il bambino, per quanto riguarda i vaccini obbligatori (antipolio, antidifterica, antitetanica, antiepatite B) abbia eseguito 1 dose se ha fino a 6 mesi di vita, due dosi entro il primo anno, tre dosi entro 18 mesi di vita.

Il Comune di Rimini, rappresentato dall’assessore ai servizi educativi Mattia Morolli, ha portato all’attenzione della Regioneinterrogativi e richieste di chiarimenti emersi dagli incontri avvenuti in queste settimana con il personale che dal 19 gennaio sarà incaricato di raccogliere le domande di iscrizione ai servizi educativi 0-3.

La Regione ha precisato diversi punti. Il genitore di bimbi in regola con le vaccinazioni dovrà portare il libretto con se all’atto di iscrizione. Il genitore di bimbi non vaccinati ha invece due scelte: la prima, è firmare l’impegnativa di intraprendere un percorso di vaccinazione (dilazionato ovviamente nel tempo, secondo tempistiche sanitarie) per i propri figli  verificato periodicamente e comunque da ultimare entro il 30 giugno. La seconda, non firmare l’impegnativa e confermare di non vaccinare il figlio: in questo caso è perentoria l’esclusione, o la non iscrizione ex novo del figlio. Tutto vale sia per nuove iscrizioni sia per conferme in continuità didattica.

Dalla prossima settimana il Comune di Rimini avvierà confronti con le strutture private, a cui si applicano le stesse norme. Dal 17 gennaio in Regione ci saranno incontri con dirigenti comuni capoluogo su specifiche tecniche e monitoraggio andamento. Tutte le verifiche mediche saranno svolte in stretta collaborazione tra Ausl e uffici comunali.

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