Ultimo atto operazione Ceres. Blitz all’alba, due arresti
Benché fosse prima agli arresti domiciliari poi affidato ai servizi sociali, continuava imperterrito, in barba ai controlli a cui era sottoposto, a gestire un vasto giro di spaccio di droga. E’ tornato in carcere questa mattina il 33enne riminese Antonino Matteo Saccà, già tra i personaggi di spicco dell’operazione Ceres, avviata dai carabinieri nel 2008. 30 i militari impegnati questa mattina all’alba. Saccà riforniva di hashish, ma anche di cocaina ed eroina un vasto giro di clienti e presunti amici, che spesso consumavano la droga anche nella sua casa di Rimini. A questi la offriva gratis visto che lo toglievano dalla solitudine dei domiciliari. Con lui è finito in manette anche un un 26enne di origine marocchina. Obbligo di dimora per altri tre nomi già coinvolti nell’operazione Ceres. Tra questi anche il bulgaro Martin Malpassi, già arrestato nel luglio dello scorso anno. Quella di questa mattina è stata la terza e ultima fase dell’operazione: in 5 anni ci sono stati 51 indagati, 34 arrestati, 19 gli arresti in flagranza. Per 21 persone, in maggior parte magrebini, sono in corso indagini da parte della procura di Forlì, perché spacciavano nella zona di Savignano. Unica nota positiva è che alcuni degli indagati negli anni hanno cambiato vita. Nei vari blitz sono stati anche sequestrati oltre mezzo chilo di cocaina e oltre 2 chili e 600 grammi di hashish. Perquisizioni sono ancora in corso.












