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Turismo, approvata mozione Petitti su governance. ‘Finalmente si svolta’

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mer 16 Apr 2014 19:12 ~ ultimo agg. 17 Mag 05:33
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Il provvedimento impegna il governo ad alcune azioni come una governance complessiva del settore coordinata con la nuova collocazione del settore nel Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo.

“Con l’approvazione della mozione siamo finalmente ad una svolta per il turismo – commenta la Petitti, che ha tenuto in aula la dichiarazione di voto per il gruppo PD – Il comparto deve diventare uno dei pilastri economici del Paese, fonte di rilancio per la crescita e l’occupazione, consapevoli che il brand Italia da solo non basta più. Abbiamo un tesoro per le mani, ma se i flussi internazionali crescono e quelli diretti verso l’Italia diminuiscono, è urgente che il turismo sia compiutamente riconosciuto come opportunità strategica per il Paese attraverso un conseguente salto di qualità delle politiche di settore”.
La mozione impegna anche il Governo a individuare, nell’ambito della riforma del titolo V della Costituzione, le forme migliori per l’assetto delle competenze nel settore, a rivedere ed attuare un piano strategico nazionale e a rinnovare profondamente organizzazione e missione dell’Enit, perché possa diventare quella struttura specializzata a interpretare i grandi cambiamenti del settore dando risposte innovative nei mercati internazionali con politiche di promo-commercializzazione”, spiega la Petitti.

Le iniziative immediatamente realizzabili prevedono un sistema organico di politiche economiche e fiscali per la digitalizzazione del settore, per favorire le start-up turistiche e per estendere il bonus per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica anche agli immobili turistico-ricettivi.
L’impegno chiesto al governo è poi quello di rivedere la tassa di soggiorno per eliminare gli scompensi creati sul territorio tra i comuni che l’hanno istituita e gli altri, mentre sul fronte delle concessioni demaniali è urgente verificare l’apertura della Commissione europea verso una maggiore flessibilità nell’applicazione della direttiva Bolkestein.
Spiega il deputato riminese: “Va colto e seguito con attenzione il segnale positivo arrivato dal commissario europeo Damanaki, secondo la quale la Commissione sarebbe disponibile a modificare i rigidi vincoli della direttiva Bolkestein consentendo maggiore flessibilità ai singoli Stati per tener conto delle peculiarità delle proprie coste”.

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