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in casa mezzo chilo di hashish

Sospettato di spacciare al distributore, padre di famiglia arrestato

In foto: il fiuto del cane antidroga ha permesso di scovare l’hashish
il fiuto del cane antidroga ha permesso di scovare l’hashish
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 2 min
Gio 12 Mag 2022 20:36 ~ ultimo agg. 31 Mag 17:41
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E’ sospettato di aver messo in piedi una cosiddetta “piazza di spaccio” nell’area di servizio lungo la via Popilia a Rimini, dove sono situati un distributore di benzina e un bar-ristorante, risultati del tutto ignari dell’attività illecita. A finire in manette un marocchino di 42 anni, incensurato, sposato e padre di tre figli.

La Squadra giudiziaria della polizia Locale aveva ricevuto una soffiata sul presunto giro di spaccio. Così, l’altro giorno, dopo aver pedinato il nordafricano, gli agenti lo hanno visto arrivare in auto, parcheggiare di fianco al bar, scendere dalla vettura e raggiungere il retro del locale, a due passi dal distributore. Lì si sarebbe incontrato per pochi attimi con un giovane, prima di fare ritorno alla propria auto e andarsene.

La pattuglia della polizia Locale, insieme all’Unità cinofila, si è presentata a casa dell’uomo per effettuare una perquisizione personale. Nascosto in cucina, all’interno dei tubi di riscaldamento, e nel garage, c’era poco più di mezzo chili di hashish, una parte già suddivisa in dosi e un’altra parte confezionata in appositi panetti. Sequestrati anche 1.300 euro in contanti ritenuti provento di spaccio, anche se il 42enne si è affrettato a spiegare che appartenevano alla moglie, assunta con un regolare contratto di lavoro a tempo indeterminato. L’uomo, invece, si occuperebbe dei tre figli, salvo fare qualche lavoretto in nero in estate.

Questa mattina, accompagnato in tribunale dall’avvocato Luigi Delli Paoli, davanti al gip ha negato di essere uno spacciatore. “L’hashish? era per uso personale”. Al giudice, infatti, ha spiegato di aver acquistato una partita più grande proprio per non doversi recare quotidianamente a comprare pochi grammi. Al termine dell’udienza il gip ha convalidato l’arresto, disposto la custodia cautelare in carcere e la confisca dei 1.300 euro.

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