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Savioli: la Provincia risponde e ricorda le responsabilità del dirigente

di Redazione   
Tempo di lettura 9 min
Mar 11 Mar 2014 16:27 ~ ultimo agg. 17 Mag 03:45
Tempo di lettura 9 min

Ogni soluzione, anche quelle prese facendo un passo indietro pur di risolvere la situazione, è stata criticata da scuola, famiglie e dirigente scolastico, ricorda la nota.
Premessa: la Provincia ha investito circa 5 milioni nel 2014 per risolvere i problemi del Savioli: 3,5 per l’acquisto delle medie Pascoli e 1,2 per l’ampliamento del Savioli. Svolgimento: contestualmente all’aumento degli studenti la Provincia ha sempre cercato la soluzione che comportava meno disagi, trovandosi però a dover fare i conti con le scelte del dirigente che hanno complicato le cose, come quella di utilizzare i locali fino a fine anno scolastico, con conseguente ritardo dei lavori stimati in sette mesi.
Inciso: le medie Pascoli, che saranno a disposizione della Provincia a giugno, saranno a servizio dell’intero polo scolastico di Riccione, non di chi fa la voce più grossa.
Conclusione: il comportamento dei dirigenti che vanno al di là del proprio ruolo andrebbe valutato da organismi scolastici superiori.

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La replica della Provincia:

“In una fase in cui, al di là degli annunci e della demagogia, nessuno investe nella scuola e le Province, private di autorevolezza e di risorse economiche, attendono di leggere la sentenza definitiva che le condanna alla scomparsa, l’Amministrazione provinciale di Rimini destina in bilancio 2014 per il Polo Scolastico di Riccione circa 5 milioni di euro, suddivisi in 1,2 milioni per l’ampliamento dell’Alberghiero “S. Savioli” e 3,5 milioni per l’acquisto della Scuola Media Pascoli, destinata a servire le esigenze non dell’istituto che fa la voce grossa ma correttamente dell’intero polo riccionese. Nonostante questo, per l’ennesima volta non mancano, provenienti dallo stesso mittente, alcune polemiche, oggettivamente incomprensibili, ma che lasciano stupore e amarezza.
Come lo scorso anno e in tutti gli anni precedenti, appena chiuse le iscrizioni all’attività scolastica 2014/2015 si sta verificando l’utilizzo ottimale degli spazi in relazione alle esigenze di tutti gli istituti. Una procedura ordinaria che si fonda su un assunto non trattabile: le scuole sono tutte uguali, a nessuno vengono riservati trattamenti speciali. Con obiettività e rigore tecnico si valutano le esigenze e le disponibilità per risolvere, come tutti gli anni, i problemi. Non è però facile lavorare con la necessaria serenità quando, con la puntualità di un cronometro svizzero, saltano in piedi Dirigenti scolastici che fanno e disfano a loro esclusivo capriccio, che costringono gli uffici a continue modifiche a quanto concordato e condiviso in precedenza, rifiutandosi di prendere decisioni e di sottoscrivere quanto da loro stessi richiesto, attribuendo poi alla Provincia la responsabilità dell’allungamento dei tempi e della mancanza di risultati. Il tempo è un fattore decisivo, cambiare idea continuamente e rinviare decisioni su un progetto significa non permettere di raggiungere i risultati. E’ il caso, appunto, dell’Alberghiero ‘Savioli’ di Riccione.
Per fare ancora una volta chiarezza vanno allora riepilogati i fatti. Ribadiamo, i fatti nella loro cruda oggettività e non nella versione distorta di chi più che educare oggi fa propaganda.
Scopo principale della “costruzione” dei poli scolastici è quello di condividere e ottimizzare l’uso degli spazi, in virtù anche di un trend di iscrizioni variabile nel tempo, per i singoli Istituti scolastici. Ne è un caso proprio il “Savioli”, ubicato nel Polo scolastico condiviso con il Liceo “Volta-Fellini”, che nel 2007 formava n. 3 prime, nel 2012 n. 11 prime fino al 2013 in cui ne ha formate 13.
Un incremento tale di iscrizioni, dovuto a vari fattori contingenti e rapidissimi, che non è facilmente prevedibile. Il Polo scolastico di Riccione ha consentito, fino all’anno scolastico 2012/13, di sfruttare tutti gli spazi reperibili entro il polo stesso, evitando agli studenti il disagio di spostarsi in altri luoghi.
Per l’anno 2013/14, l’incremento degli iscritti e il delta tra le classi quinte uscenti e le 13 prime che si andavano a formare hanno superato le possibilità di spazi disponibili nel polo. Pertanto, è stato necessario individuare una sede diversa.
Come la Scuola ben sa, perché informata per tempo di tutte le possibilità che la Provincia ha valutato, l’unica soluzione concreta si è prospettata a fine Giugno 2013. Si tratta della sede dello IAL in viale Torino. E a proposito di accuse di spostamenti intollerabili, va ricordato come la dirigenza dell ‘Savioli’ si fosse già espressa favorevolmente anche per un’ubicazione più lontana, a Cattolica o Morciano, soluzioni apparse non percorribili anche per non creare disagi a studenti e famiglie. Lo IAL ha messo a disposizione della Provincia il terzo piano del fabbricato che li ospita, praticamente allo stato grezzo. La Provincia, da metà Luglio a metà Settembre (inizio dell’anno scolastico), ha reso gli spazi agibili per l’uso scolastico, adeguando impianti, realizzando ex novo l’impianto di riscaldamento, mettendolo a norma dal punto di vista dell’antincendio e igienico-sanitario, per un investimento superiore ai 100mila euro. L’alternativa a questa soluzione, ovviamente scartata, era il doppio turno delle classi del “Savioli” (soluzione percorsa e attivata in molte zone d’Italia, anche nel prospero Nord).
Contestualmente la Provincia si impegnava con il Comune di Riccione a concludere l’acquisto della Scuola media Pascoli (ubicata nello stesso polo di cui sopra), in virtù del trasferimento della stessa alla nuova scuola, nell’area della ex Fornace e progettava un ampliamento della sede centrale del Savioli, in sostituzione dell’esistente modulo prefabbricato, incrementato di ulteriori spazi. In totale un investimento di circa 5 milioni di euro per dare risposte definitive e di lungo periodo all’intero Polo scolastico di Riccione, che non è composto- per la cronaca- dal solo ‘Savioli’.
La progettazione dell’ampliamento è partita a ottobre 2012, con lo scopo di realizzare n. 11 aule (n. 5 al piano terra e n. 6 al piano primo) per l’anno scolastico 2013/14.
Il progetto è stato ostacolato più volte dal Dirigente scolastico del ‘Savioli’ e dai rappresentanti d’Istituto, nonostante l’evidente ed imminente necessità di aule. Tale soluzione, se assunta per tempo, avrebbe evitato il trasferimento (oggi contestato…) di n. 8 classi allo IAL. Gli studenti hanno manifestato contro questa scelta, occupando la scuola, i genitori scrivendo una lettera ai rappresentanti della Provincia.
Solo a fine Aprile 2013, assolutamente fuori tempo per pensare di realizzare l’opera per l’anno 2013/14, la Provincia ha concordato, obtorto collo, su una soluzione non esaustiva che, però era (o sembrava) di gradimento a Dirigente, docenti, genitori e studenti, in quanto nasceva da una loro proposta. Nonostante questo, il Dirigente si rifiutava di sottoscriverla.
La Provincia poteva disporre di 1,2 milioni di euro e con tale somma, optando per una soluzione in moduli, progettava un piano terra con n. 5 aule e uno spazio comune di circa mq. 300 finito e un piano primo. La scelta di predisporre un piano primo è stata della Provincia, non soddisfatta della proposta limitata di appena 5 aule volute dalla Scuola.
Da fine Aprile 2013, data in cui è stato concordato il progetto (oggi ricusato, ma proposto dalla Scuola), l’ufficio tecnico interno alla Provincia ha potuto cominciare a predisporre il progetto definitivo/esecutivo architettonico e degli impianti elettrici e sono state avviate le gare per individuare il progettista delle strutture e degli impianti meccanici (competenze non presenti all’interno dell’Ente).
E’ stato predisposto il progetto da presentare ai VV.F., alla A.u.s.l., all’A.R.P.A. per l’acustica, al Servizio Tecnico Bacini Romagna per l’autorizzazione sismica, al Comune di Riccione per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica (previo parere della Soprintendenza), all’ENAC, per il vincolo aeroportuale.
Il progetto esecutivo è stato approvato il 12/11/2013, dopo aver ottenuto tutti i pareri e le autorizzazioni, sismica compresa.
La Provincia sta già predisponendo la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori dell’ampliamento, con l’obiettivo di iniziare i lavori a fine anno scolastico (Giugno/Luglio) a edificio vuoto, visto che la Scuola ha deciso spontaneamente di continuare a utilizzare quattro aule nel prefabbricato, nonostante la disponibilità di spazi aggiuntivi allo Ial e nel Modulo Baruzzi, dove il Volta-Fellini ha rinunciato a due aule proprio per evitare tale situazione.
Il tempo utile per l’ultimazione dei lavori è stato valutato, con un crono programma, in sette mesi.
Dunque, come risulta evidente, non è di certo dipeso dalla Provincia di Rimini che i lavori non cominciassero prima di giugno, visto che la scuola ha prolungato l’uso dei prefabbricati fino alla fine dell’anno scolastico 2013/2014. E’ stata una scelta autonoma e presa tutta del Dirigente scolastico, dottor Ciampoli.
Quanto ai laboratori, va specificato che il loro allestimento non è una competenza della Provincia ma del Ministero e che nonostante questo la Provincia si è fatta carico dell’allestimento della nuova cucina, inaugurata a fine 2012, con un contributo di 30mila euro di risorse provinciali.
Il Comune di Riccione ha comunicato, alla Provincia di Rimini, circa tre settimane fa, che la Scuola media Pascoli sarà disponibile a Giugno 2014, dopo il termine dell’anno scolastico.
La Provincia sta provvedendo a verificare gli spazi che si renderanno disponibili, per valutarne la destinazione in funzione delle proiezioni definitive degli iscritti agli Istituti del Polo scolastico.
Se non fosse poi abbastanza chiaro, a scanso di pretestuosi equivoci, va ribadito che la Provincia di Rimini ha acquisito la Media Pascoli per metterla a disposizione dell’intero Polo Scolastico di Riccione. Se c’è chi pensa, in virtù di urli, minacce, polemiche e strumentalizzazioni, di lanciare sul nuovo spazio una sorta di arrogante OPA a scapito degli altri istituti, va detto a chiare lettere che ha fatto male i suoi calcoli.
Pur ritenendo legittime, anche se immotivate, critiche da parte di studenti e famiglie, consideriamo di converso stonate e infelici certe dichiarazioni di dirigenti scolastici, che con ogni evidenza, inconsciamente o meno non fa differenza, rischiano di confondere il proprio ruolo di educatori con quello di esponenti politici in campagna elettorale. Per questo, se è vero che ‘i politici verranno giudicati dagli elettori’, è altrettanto vero che i comportamenti, ben al di là dei confini della dialettica con le Istituzioni locali, di dirigenti scolastici che esondano il proprio ruolo e i propri compiti devono obbligatoriamente essere valutati, oltre che da studenti e famiglie, anche dagli organismi scolastici superiori.”.

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