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Diritti e inclusione

Rimini Summer Pride. La riflessione di Zangari e Carminucci (Pd)

In foto: Edoardo Carminucci
Edoardo Carminucci
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Dom 31 Lug 2022 13:41 ~ ultimo agg. 29 Mag 19:56
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Il giorno dopo la manifestazione Rimini Summer Pride, la segretaria comunale del PD Fiorella Zangari e il responsabile diritti civili in segreteria Edoardo Carminucci esprimono alcune riflessioni. “Sui temi dei diritti, dell’inclusione e della lotta alle discriminazioni la politica deve fare la propria parte. Il dibattito pubblico è ancora distante da ciò che riguarda direttamente i giovani, come la necessità di aumentare la consapevolezza sulla salute sessuale, il benessere psicologico, i percorsi sull’affettività, ed è nostro dovere porre tali questioni” scrivono.
Bene ha fatto la maggioranza che governa il Comune di Rimini – aggiungono – ad approvare un ordine del giorno originale e di qualità su Rimini come città di libertà per le persone LGBTQ+, impegnando concretamente le istituzioni a favore di politiche pubbliche volte a tutelare tali diritti e a denunciare i meccanismi di discriminazione. Si può essere incisivi sulle strategie delle diversità, promuovendo progetti come quello di “Parole O_stili”, nell’educarsi a forme di comunicazione tollerante, o quello di Educare alle Differenze per il superamento di stereotipi e pregiudizi. Questi infatti rimangono anche rispetto al Pride: finché se ne questionerà l’utilità, travisando il fatto che questi eventi sono un modo per affermare la propria esistenza nella propria unicità, allora ci sarà ancora bisogno proprio di queste manifestazioni. Si tratta di rivendicare la sfera pubblica, riappropriarsene, creare uno spazio sicuro. Sulle discriminazioni latenti, subdole, striscianti tra i corridoi di un qualsiasi posto di lavoro o nei luoghi di incontro si può fare poco, ma almeno creare cultura diffusa e sensibilizzare, quello sì. Infatti, se aumentano i coming out non pensiamo che sia per un fantasioso piano della “teoria gender”: forse ci sono più coming out solo per il fatto che (per fortuna) le persone si sentono più accettate“. “D’altronde siamo nel 2022! Quando si sarà normalizzato tutto ciò – concludono Zangari e Carminucci –, senza paura di discriminazioni, allora sì che saremo una vera zona di libertà anche nella Rimini quotidiana, vissuta, nelle piazze, nelle strade!“.

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