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Provincia. Ceccarelli, Ciotti, Tosi e Marcello “sfiduciano” Gnassi: gestione inesistente

di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Ven 18 Set 2015 12:22 ~ ultimo agg. 19 Mag 00:15
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Un’esperienza che finora ha portato solo inerzia istituzionale e vuoto politico. Così il gruppo consiliare “Il buon governo in Provincia”, all’opposizione in Provincia, definisce la gestione dell’ente da parte del sindaco Gnassi. Una prova su tutte, la mancata approvazione dello statuto che giace da diversi mesi allo stato di bozza. Una situazione della quale i componenti del gruppo – Enzo Ceccarelli, Giorgio Ciotti, Nicola Marcello e Renata Tosi – hanno informato il Prefetto Giuseppa Strano chiedendo che venga fatta chiarezza su quella che è definita una “situazione intollerabile”.

Già lo scorso maggio il gruppo, uscendo dall’aula per protesta, aveva contestato la distribuzione delle deleghe ai soli consiglieri di maggioranza.


 

L’intervento del gruppo “Il Buon Governo in Provincia”.

Il Gruppo “Il Buon Governo in Provincia” prende ufficialmente le distanze dalla gestione, o meglio dire dalla non-gestione della Provincia di Rimini da parte del Presidente Gnassi: in un momento in cui cittadini, famiglie e tessuto economico chiedono a più voce risposte concrete e rapide, si tratta di una situazione di stallo intollerabile, rispetto a cui ci auguriamo venga fatta chiarezza al più presto e di cui, in qualità di Consiglieri provinciali, abbiamo informato anche il Prefetto di Rimini, Dott.ssa Strano.

Da quando si è insediato nell’ottobre 2014, il Consiglio Provinciale è stato fatto funzionare senza alcuna efficienza né efficacia, limitandosi all’ordinaria amministrazione: spaccato impietoso di quest’immobilismo, la mancata approvazione dello Statuto che dovrebbe regolarne il funzionamento. Statuto che dovrebbe essere lo strumento principe in un momento di transizione, ma che non priva le province delle proprie funzioni finchè esse continuano ad esistere: questo stabilisce la legge Del Rio, che fissava al 31 dicembre 2014 la data entro cui approvare i nuovi statuti.
Ebbene, sono passati più di otto mesi e nella Provincia di Rimini siamo ancora in alto mare, nonostante la Provincia, a seguito del lavoro effettuato dal gruppo di lavoro costituito allo scopo, abbia inviato a tutti i consiglieri la bozza del nuovo Statuto lo scorso 29 aprile.

Assodata la necessità di fare chiarezza al più presto su competenze e assetto dell’istituzione Provincia, è ormai chiaro come al Sindaco Gnassi non importi nulla della Provincia di Rimini ed abbia eletto la futura, paventata abolizione della stessa quale pretesto per rinunciare ai suoi doveri di Presidente: non intendiamo essere complici della latitanza politico-amministrativa che Gnassi sta imponendo a un intero territorio, con conseguenze drammaticamente concrete per l’economia e la qualità della vita dei cittadini della Provincia di Rimini.

La progressiva perdita di posizioni del territorio riminese su scala regionale in merito a tutte le partite chiave per la nostra realtà – in fatto di concessione di contributi, ma anche in tema di emergenza neve o di edilizia scolastica – ci porta a pensare che, oramai, la Provincia di Rimini non conti più nulla, con il territorio riminese non più in grado di difendere le proprie ragioni e dire la propria nei tavoli in cui vengono prese le decisioni – vedi Area vasta -.

Proprio per scongiurare un esito come quello che stiamo vivendo, sin da subito il nostro gruppo ha espresso la volontà di collaborare, con senso di responsabilità, al delicato percorso di ricostruzione della Provincia. Al di là della mancata assegnazione di deleghe agli esponenti de “Il Buon Governo in Provincia” – che avrebbero potuto mettere a disposizione le proprie competenze in tema ad esempio di sanità, scuola, turismo -, la Provincia di Rimini ha offerto ai cittadini soltanto vuoto politico, mancati tavoli di confronto, rinvii ingiustificati ed inerzia istituzionale: rimarchiamo quindi le differenze rispetto all’attuale guida della Provincia di Rimini e confermiamo la volontà di operare con tutti i nostri mezzi, per risolvere il malfunzionamento della stessa.

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