Progetto Valconca: la promozione passa da internet e dal passa parola
Da una parte le risorse sempre più limitate, dall’altra un riordino istituzionale senza precedenti con l’addio alle province e l’obbligo per i piccoli comuni di svolgere insieme il 90% dei servizi. In questo scenario si inserisce il progetto Valconca che mette insieme gli 8 comuni della Vallata partendo da un’obiettivo comune: valorizzare il territorio e le sue risorse.
“Siamo in una fase difficile in cui abbiamo bisogno di fare squadra non solo tra comuni ma anche con cittadini, scuole, aziende – dice Ruggero Gozzi, sindaco di Montescudo e presidente dell’Unione Valconca – Nella nostra realtà ci sono imprese di fama mondiale e abbiamo un tessuto economico rilevante. Dobbiamo esser capaci di unire i nostri sforzi e valorizzare il territorio per essere punto di attrazione per gli investimenti”
Un progetto low budget quello VAlconca (20mila euro per il 35% coperti dalla Camera di Commercio) che parte da ciò che c’è: come i materiali realizzati dalla provincia per il brand Malatesta e Montefeltro da adeguare al linguaggio di internet e social network.
Provincia che, con la liquidazione dell’Agenzia di Marketing, non ha potuto finanziare l’iniziativa tanto che l’assessore Fabio Galli si chiede chi potrà in futuro aiutare la promozione dei territori dell’entroterra meno strutturati di quelli costieri.
Il progetto Valconca, che come primo passo vedrà l’apertura di una pagina Facebook e di un sito e prevede iniziative di co-marketing con i grandi alberghi della costa, prova a dare una risposta.
“Se un territorio non sa difendere e promuovere i propri valori non arriva dove dovrebbe – spiega Luigi Gambarini che coordina il progetto – Bisogna partire dall’interno e noi abbiamo il mondo dell’ospitalità, gli operatori, le scuole.”
Ognuno insomma può diventare testimonial della Valconca.
Il comunicato stampa
L’Unione Valconca ha presentato questa mattina un progetto di promozione del proprio territorio, basato fondamentalmente sul coinvolgimento di cittadini, imprese e istituzioni, così da costruire una rinnovata consapevolezza del proprio patrimonio di valori tramite la loro approfondita conoscenza.
“Siamo convinti – spiega Ruggero Gozzi, Presidente Unione Valconca – che i grandi valori che racchiude lo scrigno della vallata debbano essere percepibili e credibili, dimostrabili in modo facile e diretto, diffusi presso gli stessi abitanti e organizzati in modo che siano fruibili. Solo dopo aver compiuto questo passaggio fondamentale la comunicazione diventa realmente efficace”.
Il progetto VALCONCA! prevede quindi che la fase di comunicazione sia il passaggio conclusivo. “Si parla spesso di debole promozione dei territori e quasi sempre il tono è di lamentela verso l’amministrazione pubblica o verso gli enti addetti alla promozione – dice il coordinatore del progetto Luigi Gambarini – ma ciò nasconde a volte la vera natura del problema che in realtà è più complesso. Ci siamo chiesti se, piuttosto che polemizzare spesso inutilmente, non fosse il caso di pensare a come affrontare il tema della promozione in modo differente e innovativo”.
Il progetto riconosce l’efficacia rivestita da una comunicazione che proviene direttamente dai cittadini e in generale dagli operatori direttamente interessati. Tutti possono ricordare il fatto che (in particolare all’estero o in qualche area italiana con attitudine storica alla diffusione dei valori) si ottengono a volte più informazioni in un negozio che in un depliant. E ciò che ci racconta il commesso di un negozio è certamente più suggestivo e credibile, in modo speciale se il commesso è consapevole del valore (come se fosse il proprio) e visibilmente orgoglioso di raccontarcelo.
Da qui l’intenzione di formare cittadini, imprese, scuola, istituzioni… insomma una molteplicità di soggetti che siano testimonial della Valconca, capaci di diffondere informazioni e valori credibili.
E dopo averli collegati fra loro, la Valconca utilizzerà questa rinnovata consapevolezza guardando alla costa sulla quale si affaccia per avviare operazioni di comarketing. I ‘due’ venditori, così attivati, saranno in grado di esprimere una sinergia potente ed un progetto concreto da comunicare con efficacia.
(nella foto da sinistra Luigi Gambarini, Manlio Maggioli, Ruggero Gozzi e Fabio Galli)












