Piano Mobilità sostenibile. Riccione si affida a Forlì Mobilità integrata


Il Comune di Riccione ha avviato l’iter per la redazione del Pums – Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (Pums), affidandolo a Forlì Mobilità Integrata. Si tratta di uno strumento di pianificazione strategica che sviluppa, nell’arco di 10 anni, una visione di sistema della mobilità urbana. Saranno affrontati il tema del trasporto pubblico, con particolare riguardo alle esigenze di studenti e lavoratori, della mobilità ciclabile e di quella turistica, dell’integrazione del trasporto bici-treno, dell’adeguamento della rete viaria della zona sud di Riccione.
Per l’assessore all’Urbanistica e Transizione ecologica Christian Andruccioli l’obiettivo è di rendere l’ambiente urbano più resiliente e rispettoso dell’ecosistema, stimolando l’impegno collettivo verso un futuro ecologicamente sostenibile. Puntando a una riduzione delle emissioni nocive e all’efficienza energetica, il piano si impegna a trasformare il tessuto urbano in un ambiente più vivibile.
Il servizio prevede una prima fase di descrizione dettagliata delle attuali caratteristiche del contesto e della mobilità urbana e delle criticità esistenti anche con riferimento alle tendenze socio-economiche in atto, con il rilievo del traffico. Sarà poi definito il quadro completo degli obiettivi da perseguire e di conseguenza le misure più efficaci da adottare per raggiungere gli obiettivi ed i target minimi, considerando la sostenibilità finanziaria dell’insieme degli interventi. Nella terza fase, in sede di definizione degli scenari, si inserisce anche l’aggiornamento del Piano urbano del traffico, con l’individuazione degli interventi realizzabili nell’arco temporale dei primi 2-3 anni, volto non solo alla gestione del traffico automobilistico ma anche e soprattutto alla gestione della mobilità in tutte le sue componenti: pedoni, trasporto pubblico, vetture private, soste e modalità alternative.
“La redazione del Piano – aggiunge la sindaca Daniela Angelini – sarà accompagnata da un processo partecipativo, in cui verranno coinvolti sia i tavoli tecnici che abbiamo costituito con Ordini e Collegi professionali, Associazioni di categoria e associazioni ambientaliste, ma anche la popolazione residente, gli studenti e i turisti, con la somministrazione di questionari e interviste”.