Papa in Francia: ‘vivere con gioia la libertà della nostra fede’
“I cristiani devono poter contribuire ai valori che sono fondamentali per la costruzione della società”, ha detto Benedetto XVI sull’aereo che lo ha portato in Francia questa mattina. Il Papa è arrivato alle 11.06 all’aeroporto parigino di Orly, dove è stato accolto dal presidente Sarkozy e la consorte, insieme all’arcivescovo di Parigi mons. Vingt-Trois ed altre autorità civili ed ecclesiastiche. Dopo un breve colloquio privato con Nicolas Sarkozy e Carla Bruni nel padiglione dell’aeroporto, il papa si è recato alla sede della Nunziatura Apostolica di Parigi. Dopo il primo colloquio in aeroporto, il Pontefice verrà ricevuto all’Eliseo. Papa Ratzinger si fermerà a Parigi per due giorni – domani celebrerà una messa all’aperto davanti alla Chiesa degli Invalidi – prima di recarsi a Lourdes.
Sull’aereo, Benedetto XVI ha detto ai giornalisti di essere “molto felice” di visitare la Francia, e ha sottolineato il merito che questo paese ha avuto per la vita e le radici cristiane dell’Europa. Il Pontefice ha dichiarato anche che va a Lourdes come pellegrino, e ha ricordato che il suo giorno di nascita (16 aprile) è proprio il giorno in cui la Chiesa celebra la festa di Bernadette Soubirous. Sulla laicità, il Papa ha detto che questa “non è in contraddizione con la fede” e che “è importante vivere con gioia la libertà della nostra fede perché mostrare di essere credenti oggi è una cosa necessaria per la società”. “La religione non è identificabile con uno Stato – ha aggiunto Benedetto XVI -, non è politica e la politica non è una religione”.
Prima di volare alla volta della Francia per il suo decimo viaggio apostolico fuori dall’Italia, il Santo Padre ha inviato un telegramma al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Nel lasciare il suolo italiano per recarmi in Francia ed in particolare a Lourdes – ha scritto Benedetto XVI – in occasione del 150° anniversario dell’apparizione della Vergine immacolata mi è caro rivolgere a lei signor presidente il mio deferente saluto e mentre mi accingo ad incontrare pellegrini e specialmente malati che da tutto il mondo accorrono in quel santuario mariano per trovare luce e speranza invoco la benedizione del Signore sull’intera nazione italiana specialmente su quanti soffrono nel corpo e nello spirito”.












